Ucraina, l'appello di mons. Paglia: "Angela Merkel diventi mediatrice e Kirill ora elevi forte la sua voce"

"L'ipotesi dell'ex cancelliera tedesca Angela Merkel come mediatrice tra Ucraina e Russia, avanzata da più parti, mi sembra davvero molto saggia". Lo ha detto monsignor Vincenzo Paglia, arcivescovo presidente della Pontificia Accademia per la Vita e consigliere spirituale della Comunità di Sant'Egidio.
"Ben venga chiunque possa portare pace, ma una donna come la Merkel, che viene da una tradizione di Germania divisa, parla russo e comprende il pensiero di quei popoli, mi sembra la soluzione giusta", ha aggiunto mons. Paglia.
Secondo l'arcivescovo, inoltre, "sarebbe necessaria una voce più robusta di condanna della guerra da parte del Patriarcato di Kirill". "In questi giorni - ha ricordato Paglia - c'è stato un appello da parte delle Chiese cristiane europee diretto personalmente al patriarca Kirill, dandogli del tu, chiedendogli di intervenire e prendere una posizione".
Padre Antonio Spadaro, direttore de "La civiltà cattolica", la rivista dei gesuiti, ha intanto confermato che "pochi giorni fa il nunzio apostolico presso la Federazione Russa, mons. Giovanni D'Aniello, ha incontrato il patriarca Kirill. E' chiaro che il legame tra religione e politica in Russia è molto forte. Questo è un gesto certamente religioso ma evidentemente di impatto politico".