Vaccini nelle periferie: «Oltre 250 persone ancora da raggiungere»

L'iniziativa di Sant'Egidio, ASL 3 e regione Liguria
L'obiettivo è rendere accessibile il servizio alle fasce deboli. Tra i pazienti di Begato: «Speriamo di tornare alla normalità»

«Speriamo di tornare presto alla normalità». Mustafà ha 67 anni e origini marocchine. Non possiede una casa e, fino a oggi, non si era mai vaccinato per il Covid 19. «Ma ho fatto il tampone» dice, cercando con le mani un foglio nella tasca interna della giacca. E' uno degli amici di strada seguiti dalla Comunità di Sant'Egidio. E proprio dai volontari della Comunità questa mattina Mustafà è stato accompagnato nei locali di via Sbarbaro, nel quartiere Diamante, a Begato, per ricevere la sua prima dose.
Invisibili, fragili, soli, migranti: guarda a loro la nuova iniziativa pensata dalla Comunità di Sant'Egidio assieme ad Asl 3, Regione Liguria e Liguria Digitale per ridurre il numero dei non vaccinati. «Raggiungiamo le frange più deboli – commenta il presidente della Regione e assessore alla Sanità Giovanni Toti – lavoriamo affinché non ci siano sacche di popolazione impermeabili al vaccino, continuando in quella campagna che ha messo in sicurezza il Paese e che oggi ci consente di guardare al Covid non dico come a un problema del passato ma certamente ridimensionato nei suoi aspetti peggiori».
Non devono preoccupare, evidenzia il presidente della Regione, i numeri del report quotidiano sul Covid che registra in questi giorni discese e lievi risalite: «Tutte le curve prima scendono molto rapidamente ma poi, quando i numeri si fanno più piccoli, guadagnare terreno è sempre più complesso. Ma non c'è nessuna inversione di tendenza. E il combinato disposto dei vaccini, del Green pass e delle politiche messe in atto in questi ultimi 4-5 mesi ha fatto dell'Italia un faro d'Europa: siamo stati la nazione che meno ha dovuto ricorrere a restrizioni».
Il punto vaccinale territoriale è nei locali al di sopra della farmacia "Al Diamante": la stessa 
campagna, spiega il presidente della Comunità di Sant'Egidio Andrea Chiappori, verrà portata avanti anche al Cep di Pra'  e in centro storico: «L'obiettivo è offrire un ambiente rassicurante, dare fiducia alle persone e offrire la possibilità a chi vuole, se lo vuole, di vaccinarsi». Il dottore referente, Marco Carbonaro, è volontario di Sant'Egidio così come tanti degli operatori al lavoro.
Quante persone si conta di avvicinare? «Abbiamo calcolato che in tutto il territorio della Città metropolitana abbiamo circa 250 persone da raggiungere – afferma il direttore generale dalla Asl 3 Luigi Carlo Bottaro - sono soprattutto cittadini soli che, per motivi diversi, legati sia al ceto sociale che al non avere una casa, restano esclusi dal percorso sociosanitario classico».
§C'è chi ancora deve fare la prima dose ma anche chi, invece, arriva in via Sbarbaro per la terza dose. Come Giovanna Di Naro, classe 1949, residente a Begato o come Maria Anna, che è del 1935: «Le altre due dosi le ho fatte a domicilio, poi da settembre non si è fatto sentire più nessuno. Io sono sola». (.....)

 

 


[ Silvia Pedemonte ]