La voce dei Papi contro la guerra

Dal grido di Benedetto XV contro l'«inutile strage» all'appello di Francesco per la pace in Ucraina, sono tanti gli interventi dei Pontefici contro la guerra che hanno accompagnato vicende tragiche del secolo scorso e di oggi. Andiamo alla scoperta di qual è la "politica" della Chiesa sulla guerra

(.....) Kiev sia "città aperta", cioè si permetta l'accesso all'esercito nemico a patto che questo si impegni a non compiere alcuna violenza sulla popolazione e non faccia danni alle opere d'arte e ai luoghi simbolo della fede. È la proposta lanciata in questi giorni da Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di Sant'Egidio, forte della sua esperienza di mediatore in situazioni di guerra, e appoggiata anche da altri. Il modello da seguire è quello adottato per Roma durante la Seconda guerra mondiale per difenderla dalle devastazioni naziste.
Alla base della proposta c'è la constatazione che la capitale ucraina conta 3 milioni di abitanti e non si vuole ripetere il dramma di un lungo assedio a una grande città come quelli recenti di Sarajevo e Aleppo. Inoltre, ricorda Riccardi, Kiev è un luogo significativo per il cristianesimo: lì «ha avuto inizio la storia di fede dei popoli ucraino, bielorusso, russo» ed «è una città preziosa per tutto il mondo cristiano».
Assisi 1986
Colui che per primo scommette sulla forza debole della preghiera di tutti i credenti, a sostegno della causa della pace, è Giovanni Paolo II, che il 27 ottobre 1986, convoca ad Assisi i rappresentanti di diverse Chiese ed esponenti di varie religioni. «La pace, dove esiste, è estremamente fragile», dirà nel suo discorso. «È minacciata in tanti modi e con tali imprevedibili conseguenze da obbligarci a procurarle solide basi. (...) C'è bisogno di preghiera intensa e umile, di preghiera fiduciosa, se si vuole che il mondo diventi finalmente un luogo di pace vera
e permanente». Nasce lo "spirito di Assisi" che, grazie soprattutto alla Comunità di Sant'Egidio
, rivivrà anno dopo anno in incontri di preghiera itineranti. (.....)


[ Gerolamo Fazzini ]