Sant'Egidio, accolti anche nella nostra città dializzati da diverse zone dell'Ucraina

Continua l'impegno della Comunità di Sant'Egidio per salvare le vite dei malati più fragili dalle zone dell'Ucraina maggiormente colpite dalla guerra.

Dopo il primo arrivo di 50 persone in dialisi dall'Est dell'Ucraina, la Comunità nei giorni scorsi ha accompagnato e accolto in Italia altri 28 dializzati. Provenienti dalle zone più colpite dalla guerra, come Kiev, Kremenchuk, Poltava, Kharkiv, Chemihiv, Kramatorsk nel Donbass, sono giunti nel nostro Paese insieme a 24 familiari.
Partiti dalle varie zone di residenza all'interno dell'Ucraina, dopo lunghi viaggi hanno raggiunto il confine con la
Slovacchia, dove i volontari hanno provveduto alla prima accoglienza e, in collaborazione con il Ministero della Sanità slovacco, hanno fornito ai pazienti la possibilità di fare una seduta di dialisi, indispensabile per la prosecuzione del viaggio.
Un primo gruppo ha proseguito il viaggio per Torino, un secondo gruppo per Novara e un ultimo gruppo è arrivato a Roma, dove è stato alloggiato in alcune strutture messe a disposizione grazie alla raccolta fondi promossa
da Sant'Egidio
. I malati sono stati assistiti per le loro cure dall'Ospedale San Camillo e dall'Ospedale dei Castelli Romani.