La periferia come luogo teologico

Catechesi

Fogli «per potersi convertire ogni giorno, non frutto di un lavoro a tavolino, bensì una riflessione tradotta in servizio evangelico». Così, nella premessa all'edizione del 1987, Carlo Maria Martini, che si autodefinisce uno dei "traduttori", individua «l'intento semplice e pastorale» di Vangelo in periferia, ripubblicato con un'ampia introduzione di Mario Marazziti.
Sono i testi, per la maggior parte scritti da Alessandro Zuccari, con cui i giovani della Comunità di Sant'Egidio 
commentano il Vangelo in quella che Pasolini chiamava "Roma frittata", tra borghetti e borgate, il miraggio del consumo e la marana, la fogna a cielo aperto. Martini li conosceva bene perché la domenica andava con loro a celebrare la messa in un'ex pizzeria alla Borgata Alessandrina, dove durante la settimana facevano la scuola.
La periferia diventa la "nuova frontiera umana". Si tratta di catechesi molto dirette, fedeli ai testi biblici, riguardanti la vita quotidiana di donne, ragazzi, uomini tra Sant'Egidio,
 il Vangelo per fare famiglia con i poveri, cambiando se stessi, la città, il mondo e, nello spirito del Concilio, ricucire quello che Clément chiamava «il divorzio tra il sacramento dell'altare e il sacramento del povero».


[ Stefano Pasta ]