Sant'Egidio, festa a Tor Bella Monaca con i piccoli ucraini (e Rocio Morales)

L'iniziativa
Una festa della Pace per i piccoli profughi ucraini e le loro mamme, per i bambini romani e stranieri che vivono a Roma: l'ha organizzata la Comunità di Sant'Egidio a Tor Bella Monaca, con giochi, clown e trampolieri

Le colombe e gli arcobaleni colorati coi pennarelli, i giochi di prestigio con il mago Andrea Sestieri, e poi trampolieri, clown e artisti di strada. E' stata davvero una Festa della Pace quella organizzata al Museo Laboratorio di Sant'Egidio a Tor Bella Monaca dagli operatori della Comunità, attivi da anni nel quartiere. Gli ospiti d'onore erano gli oltre 90 piccoli profughi ucraini in fuga dalla guerra, ospitati a Roma da famiglie e associazioni, negli hotel messi a disposizione dal Campidoglio e dalla larga rete di accoglienza attivata da Sant'Egidio dall'inizio del conflitto, come le case di Grottaferrata e Frascati, che accolgono anche adulti e bambini fragili e dializzati.
Ma alla festa, oltre ai volontari della Comunità e ai Giovani per la Pace, movimento giovanile di Sant'Egidio
, c'era anche un altro centinaio di bambini, romani e africani, sudamericani, siriani, rom e pakistani, che vivono a Tor Bella Monaca.
«Dobbiamo passare dal concetto di ospitalità a una vera e propria cultura dell'accoglienza - spiega Paolo Mancinelli - Dopo oltre due mesi di guerra, l'emozione che aveva portato tanti a rendersi disponibili per aiutare i profughi si sta spegnendo, e così l'empatia per chi ha perso tutto ed è dovuto fuggire dal Paese senza prospettive. La stessa guerra rischia di diventare una notizia fra le tante. Per questo - aggiunge - E` il momento di passare a uno stadio successivo, meno "emotivo" e più, appunto, culturale, per una vera integrazione anche dei tanti che arriveranno da noi nelle prossime settimane».
Con questo spirito, che è quello proprio da sempre della Comunità, S. Egidio
 solo a Roma ha sistemato finora 300 profughi, senza contare centinaia di altre famiglie ucraine aiutate con generi di prima necessità e le iscrizioni alla sua Scuola di lingua e cultura italiana.
Oltre alla visita alla mostra Dis/integration, con i lavori degli artisti con disabilità dei laboratori di Sant'Egidio
, i piccoli ospiti e le loro mamme hanno ricevuto anche la visita dell'attrice spagnola Rocío Mufroz Morales, che ha passato il pomeriggio con i piccoli: «Sono qui come mamma, con le mie bambine. I miei genitori sono da 20 anni volontari di Sant'Egidio a Madrid - racconta Da sempre ogni mercoledì li ho visti portare il pasto ai poveri, ho sentito l'amore che c'è nella Comunità. E ho sentito anche quello delle mamme ucraine per i loro bambini. Hanno la tristezza negli occhi, ma si sforzano di sorridere per farli stare allegri. E` un grande insegnamento per tutte noi mamme». Ester Palma



[ Ester Palma ]