Profughi ucraini, decine di bambini a lezione di italiano

I corsi della Comunità di Sant'Egidio accolgono anche molti adulti. Classi aumentate in poco tempo

Fin dai primi arrivi dei profughi ucraini in Campania in seguito allo scoppio della guerra, tra i vari servizi di accoglienza che la Comunità di Sant'Egidio ha attivato, un posto di rilievo ha assunto l'insegnamento della lingua Italiana. Si è trattato di rispondere a un bisogno molto concreto e sentito fra i profughi, soprattutto fra i ragazzi e i bambini che pur inseriti nelle scuole hanno avvertito come un problema importante la difficoltà di comunicare e relazionarsi con gli insegnanti e studenti.
Per questo motivo, ai tradizionali corsi che si tengono nella Scuola di Lingua e Cultura Italiana della Comunità al Centro storico in via San Nicola a Nilo, n. 5-6, sono state attivate nuove classi dedicate a bambini, ragazzi e donne ucraine. Si sono inoltre aperte nuove classi anche al Vomero, invia Massari, n. 5, a Mergellina, in Corso Vittorio Emanuele n. 253 (ex convento dei Cappuccini), a Portici al Centro Fernandes in via Diaz n. 144, a Giugliano, ad Aversa e Caserta.
Al momento sono oltre un centinaio i profughi che stabilmente frequentano i corsi di lingua gratuiti promossi dalla Comunità, ma con il sensibile aumento di iscrizioni in questi ultimi giorni c'è da ritenere che il numero sia destinato ad aumentare. Nella massima parte dei casi sono state le donne ucraine residenti a Napoli in Campania da anni che frequentano o hanno frequentato in passato la Scuola di Italiano ad accompagnare i loro connazionali, mettendosi a disposizione anche come mediatrici nelle prime lezioni per agevolare l'inserimento non e l'apprendimento.
Come ha detto una donna ucraina residente a Napoli da molti anni: «Questa Scuola è stata per me un porto sicuro, lo sarà anche per voi tutti». Da sottolineare che le lezioni vengono tenute da volontari.



[ R.C. ]