E piovono le chiamate di "aiuto" ai centri di assistenza e volontariato

«Posso prendere le medicine per la pressione con questo caldo?» . «Potete farmi la spesa che non mi sento di uscire da sola?». «Da che ora è consigliato fare una passeggiata ai giardini?». Squilla senza sosta il telefono al Filo d'Argento, il servizio di assistenza e volontariato di Auser Genova e Liguria, che fa fronte, anche, alla nuova emergenza caldo di questi giorni che domani porterà l'allerta massima con temperature roventi, fin sopra i 35 gradi, anche nel capoluogo ligure. Le persone che si rivolgono al numero gratuito sono in crescita.
«Riceviamo almeno 30 telefonate al giorno per avere informazioni e consigli per gestire il caldo, un aumento del 20% nelle ultime due settimane - spiega Marina Vasile, responsabile del servizio Filo d'Argento Genova - A cui si aggiungono altre 50 chiamate per richiedere servizi, dall'accompagnamento in auto alla spesa a domicilio» . Il servizio, attivo tutti i giorni dalle 8 alle 20, viene gestito da una decina di persone che si occupano delle chiamate al centralino (dalle 14 subentrano gli operatori della cooperativa Agorà) e altri 40 volontari che seguono i servizi in tutta la città, come se ci si rivolgesse a un vicino di casa.
Le richieste in questo periodo sono le più svariate. «C'è chi chiama per sapere le controindicazioni delle medicine e viene dirottato verso la asl o si contatta il medico di famiglia, altri chiedono supporto pratico per far la spesa, quanto e cosa devono bere- continua la responsabile - Dopo il lockdown e l'isolamento portato dal Covid gli anziani sono diventati più timorosi ed escono meno. Sono più attenti alle indicazioni sulla salute e alle precauzioni da adottare».Tanto che i tre centri Auser di Genova ancora aperti da qui ad agosto, dalle 15.30 alle 17.30, sono poco frequentati. «Ricordiamo che sono locali climatizzati dove si può trascorrere qualche ora in compagnia e al fresco», ricorda Ileana Scarrone, presidente Auser Genova e Liguria.
Una rete sociale che comprende anche il progetto "Viva Gli Anziani" della comunità di Sant'Egidio con 50 volontari pronti a far fronte alle richieste e a controllare lo stato di salute degli anziani con telefonate quotidiane. «Seguiamo circa tremila persone nel centro storico, a Sampierdarena, Begato e Sestri Ponente, zone in cui gli over 75 rappresentano il 54% della popolazione -spiega Daniela Parodi, referente del progetto - La solitudine unita a queste ondate di calore può rivelarsi un mix pericolosissimo e poter contare su una rete di assistenza è fondamentale. Oggi gli anziani sono doppiamente preoccupati, per il caldo e per l'aumento dei contagi del Covid. Spesso sono i parenti che vanno in ferie che ci contattano per intervenire e controllarli durante la loro assenza».
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[ Valentina Evelli ]