Le visite agli anziani per scoprirsi comunità e rompere l'isolamento

Vicini agli anziani. Il programma "Viva gli anziani" della Comunità di Sant'Egidio negli Istituti di Civitavecchia: i consigli per chi vive solo e le iniziative promosse dai volontari

Domenica scorsa, 24 luglio, si è celebra la seconda Giornata mondiale dei nonni e degli anziani, istituita da papa Francesco in prossimità della memoria liturgica dei santi Gioacchino e Anna, genitori di Maria e nonni di Gesù. L'edizione di quest'anno ha avuto come titolo: "Nella vecchiaia daranno ancora frutti".
Nelle ultime settimane, come ricorda egli stesso nel messaggio, il Papa ha dedicato quindici catechesi sul tema della vecchiaia, pronunciate nelle udienze generali del mercoledì, sottolineando l'importanza del preservare il legame indissolubile tra i giovani e gli anziani, tra nipoti e nonni, senza che questi ultimi vengano "scartati" dalla società nel declinare delle forze. I nonni e gli anziani, infatti, rischiano di essere messi da parte e svalutati nella società o in famiglia impedendo così loro di trasmettere l'esperienza, la ricchezza delle radici comuni e i valori della vita alle nuove generazioni.
Molti anziani nel nostro Paese soffrono il peso della solitudine. C'è infatti una grande contraddizione tra la rilevanza della figura dell'anziano nella Bibbia e il fatto che tanti oggi vivano in condizioni di marginalità e povertà. Gli anziani più fragili hanno pagato un costo altissimo in termini di vite umane durante la pandemia: molti sono rimasti isolati. L'isolamento risulta essere, come sottolineano diversi studi, una delle principali cause di morte. In questa torrida estate il grande caldo è un nemico in più. Negli anni scorsi le ondate di calore, assieme all'isolamento, hanno rappresentato un aumento della mortalità del 50% per le persone ultraottantenni.
In Italia ci sono 9 milioni di anziani che vivono da soli, di cui 5 milioni sono coppie, persone che non hanno accanto i figli o altre persone e questo rappresenta un momento di fragilità. Una questione delicata e dolorosa è quella degli anziani che vivono negli istituti, nelle case di riposo, nelle Rsa, quelle legali. Ma poi ce ne sono tantissime purtroppo illegali. Luoghi di fortuna dove si viene a sapere di maltrattamenti o di estrema difficoltà nell'essere alimentati e altre questioni che riguardano i diritti umani. L'istituzionalizzazione degli anziani è un fattore di aggravamento della loro salute e della loro vita in generale.
Come aiutare gli anziani in questo tempo? La visita a quanti vivono soli in casa o in istituto rappresenta un primo modo per rompere l'isolamento ed è certamente un'opera di misericordia. Poi dare dei consigli pratici, cosa che tutti possiamo fare con quelli che vivono a noi vicini: non uscire nelle ore più calde; chiudere le finestre nelle ore più calde e aprirle in quelle più fresche; alimentarsi in modo più adeguato: bere più spesso e magiare più frutta, verdura e cibi magri; dotarsi se possibile di un deumidificatore (relativamente poco costoso) se non ci si può permettere un condizionatore.
Per ulteriori informazioni http://www.vivaglianziani. it 


[ Massimo Magnano ]