"La disabilità protagonista del Sinodo"

Consegnato ieri al Papa il Documento predisposto da trenta persone con invalidità da diversi Paesi
Francesco "commosso" per l'incontro. È la prima volta che il tema entra nel dibattito ecclesiale

Papa Francesco ha ricevuto ieri mattina dalle mani di una rappresentanza del mondo della disabilità, prima dell'udienza generale in piazza San Pietro, il Documento che farà da base per la preparazione dei lavori del prossimo Sinodo. A consegnarglielo, cinque delle trenta persone che, on line, hanno interagito da diversi continenti per la stesura del testo già consegnato anche alla Segreteria del Sinodo.
Una "Teologia della disabilità" che, per la prima volta, ha spiegato sempre ieri nel corso di un incontro con i giornalisti in Sala stampa vaticana il Segretario del Dicastero per i laici, padre Alexandre Awi Mello, entrerà in un Sinodo della Chieda cattolica. "E` lo stesso Papa Francesco ad aver chiesto di dare voce alle persone con disabilità che sono troppo spesso non ascoltate ed emarginate. Lui ci ha invitato a prenderle sul serio e farle parti attive della Chiesa e della società ed è per questo che, per la prima volta, verranno ascoltate in un Sinodo. Questo - ha poi detto padre Awi Mello ad Askanews - è importante perché mette questo tema ancor di più nell'agenda della Chiesa universale. Siamo tutti battezzati e soggetti dell'amore di Dio e questo ci porta a vivere anche con la disabilità in una nuova prospettiva precisa, rifiutando ogni assistenzialismo e considerando queste persone attive nell'opera di evangelizzazione".
Elementi già introdotti, si è fatto presente, nella dottrina cattolica laddove, nel Direttorio per la catechesi, "è affermato esplicitamente che nessuno, ad esempio, può negare i sacramenti a persone con disabilità", ha fatto notare il segretario del Dicastero vaticano, che ha poi sottolineato l'importanza delle comunità "perché si facciano carico, a tutto tondo, del benessere fisico e spirituale di queste persone. Allora si scoprirà veramente come possono rappresentare un vero tesoro per tutti".
Riferendo dell'incontro con Papa Francesco, padre Awi Mello ha detto di averlo visto "commosso nel ricevere il documento". "Ci ha chiesto di pregare per lui - ha invece riferito Giulia Cirillo, della Comunità di Sant'Egidio
 che ha consegnato fisicamente di documento pre-Sinodale nelle mani del pontefice -. Noi gli siamo grati per questa opportunità che ci ha dato, ascoltandoci e rendendoci protagonisti. E` una possibilità che viene data a tutti di potersi esprimere all'interno della Chiesa che è sempre più inclusiva. Mi ha colpito l'umiltà del Papa che ci ha ringraziato per il lavoro svolto. Veramente lui vuol far ripartire la Chiesa dal basso. Solo così, questa è la mia esperienza, si superano i pregiudizi. lo sono una disabile fisica è confesso che avevo anche io i miei pregiudizi verso chi ha una disabilità mentale. Li ho superati vivendo con loro e imparando tanto da loro. Cosa che mi è servita a capire che non esistono disabilità di serie A e di serie B. Ora ci sentiamo soggetti e non solo oggetti di sostegno, un passo importante per superare ogni discriminazione o pietismo. Gesù ci vuole gioiosi e soggetti attivi anche nella nostra condizione", ha concluso.