Sant’Egidio: “L’Italia soccorre i migranti in mare, ma da tre anni non ci sono programmi europei di salvataggio. Accogliere è dovere di tutta l’Ue”

Sant’Egidio: “L’Italia soccorre i migranti in mare, ma da tre anni non ci sono programmi europei di salvataggio. Accogliere è dovere di tutta l’Ue”

Daniela Pompei (responsabile dei centri di ospitalità della comunità): «In Europa c’è penuria di manodopera, si possono aumentate le quote di ingresso. Pandemia e guerre spingono le partenze, servono cooperazione e corridoi umanitari»

ROMA. «La Commissione Europea e i 27 Stati membri sono coscienti del dramma nel Mediterraneo. Papa Francesco ci richiama di continuo su come vengono trattati i migranti. L’Italia affronta da paese frontaliero tutte le ondate di arrivi da tutte le guerre non risolte: eritrei, somali, siriani. E invece da tre anni non ci sono più programmi europei di salvataggio», afferma alla Stampa.it Daniela Pompei, responsabile dei servizi migranti, rifugiati e rom della Comunità di Sant'Egidio. Docente in Scienze sociali , la professoressa Pompei si occupa dei servizi agli immigrati (scuole di lingua, centri di accoglienza e di ospitalità, assistenza a rifugiati e rom), oltreché del progetto dei corridoi umani e del movimento "Genti di Pace" che avvicina vecchi e nuovi europei «con il sogno che nessuno sia più straniero».

La pandemia ha peggiorato le condizioni economiche nella sponda sud del Mediterraneo e ha aumentato gli barchi in Italia, perché non funziona la ridistribuzione dei migranti negli altri paesi Ue? (Continua a leggere su La Stampa)


[ Giacomo Galeazzi ]