"Pace in tutte le terre" Marcia contro la follia

Da palazzo Moroni alla chiesa dell'Immacolata al Portello ieri hanno sfilato in centinaia aderendo all'iniziativa promossa dalla comunità di Sant'Egidio

LA MANIFESTAZIONE
"Pace in tutte le terre", così recitava lo striscione che ieri ha aperto la Marcia per la Pace, che ha percorso la città con oltre 500 partecipanti, nel primo giorno dell'anno, che la Chiesa Cattolica dedica alla Madonna, venerata con il titolo di Madre di Dio e nel quale in tutte le chiese si prega per la pace. Se ne fa interprete da sempre la Comunità di Sant'Egidio
 che, rispondendo così all'invito di papa Francesco nei messaggio per la 56ma Giornata Mondiale della Pace a "tracciare insieme sentieri di pace", ha invitato credenti e non, a cominciare il nuovo anno facendo memoria di tutte le terre che nel Nord e nel Sud del mondo attendono la fine della guerra e dei terrorismo, per l'unità, nella pace, della famiglia umana.
I MESSAGGI
L'appuntamento per la partenza era per le 15.30 davanti a Palazzo Moroni: qui i partecipanti hanno ricevuto il saluto dell'assessora Francesca Bendoluti che tra le altre, ha anche le deleghe alla Cooperazione Internazionale e Pace, Diritti Umani e Sussidiarietà. Nel suo saluto, a nome dell'amministrazione comunale e della comunità civile ha ricordato che «Padova ha accolto il nuovo anno con la Marcia della Pace organizzata dalla Sant'Egidio
 Veneto, che ha dato volti, storie e luoghi al desiderio di pace. Il 2022 ci ha resi consapevoli della follia della guerra e, forse, la vicinanza della tragedia in Ucraina ci rende più attenti anche alle tante altre situazioni di guerra e violenza presenti in tante parti del mondo. L'impegno, come ci ricordava il professor Antonio Papisca, non può che partire da ogni persona, dai nostri quartieri, ma deve arrivare ai luoghi più alti delle decisioni e per questo é importante far sentire la voce di ogni persona, di ogni città. Padova non smette di dar spazio alle tante voci presenti sul suo territorio, voci che raccontano esperienze di violenza e conflitti che ricadono sempre ed inevitabilmente sulle persone e ci chiedono di supportare la richiesta di pace›.
LE TESTIMONIANZE
Toccanti le testimonianze di Svetlana, ucraina, da anni a Padova che ha svolto un ruolo di interprete e di snodo per l'accoglienza del tanti profughi transitati per Padova nelle settimane e nei mesi successivi all'invasione russa dell'Ucraina. A lei si è aggiunto Shakrullah. giovane afghano giunto a Padova con i corridoi umanitari ed iscritto dallo scorso ottobre alla facoltà di Ingegneria dell'ateneo patavino, che ha messo a disposizione alcuni posti per gli studenti provenienti dall'Afghanistan.
Incoraggiato da Alessandra Coin, responsabile della Sant'Egidio 
del Veneto, il multicolore corteo, con la presenza di persone di diverse nazionalità e religioni. sí è snodato per le vie del centro per raggiungere la Chiesa dell'Immacolata al Portello, che giusto una settimana prima era stato la sede del pranzo di Natale organizzato dalla Comunità di Sant'Egidio per numerosi poveri, ma anche per le persone sole che hanno trascorso una giornata "in famiglia".
Nel corso della marcia sono stati esposti cartelli con i nomi di paesi e regioni del mondo dove sono ancora in corso conflitti
e violenze diffuse, dall'Ucraina, alla Siria, alle tante zone dell'Africa, dal Sahel all'Etiopia, fino al nord dei Mozambico. A soffrirne più di tutti sono i poveri, che hanno diritto alla pace come insiste Papa Francesco, che ricorda "Con la guerra siamo tutti sconfitti" e la "guerra è una follia". In chiesa è stata recitata una preghiera ecumenica per la pace, mentre all'esterno i numerosi bambini che avevano sfilato tenendo in mano palloncini con i colori della bandiera della Pace, li hanno liberati nell'aria con un messaggio bene augurante per il 2023.
La marcia di ieri, che è una delle numerose organizzate dalla Sant'Egidio
 in tutta Italia, è stata la prima di altre iniziative che si tengono nel nostro territorio, come la marcia per la Pace, promossa per la prima volta in forma congiunta dalle Diocesi di Padova, Treviso e Vicenza che si terrà da Fellette di Romano d'Ezzelino, sede di partenza per ì padovani, a Bassano, luogo di incontro delle tre Diocesi, il prossimo 29 gennaio. 

 


[ Nicola Benvenuti ]