Natale, Messa in stazione e pranzo

Dopo gli anni di pandemia il cardinale Zuppi ha ripreso la celebrazione della Messa della Vigilia di Natale nel piano Hall Alta Velocità della stazione di Bologna, promossa da varie realtà tra cui Comunità di Sant'Egidio, Caritas diocesana, DoMani Cooperativa sociale, Centro Astalli, Comunità di Villaregia e Fratelli tutti gaudium.
E' un luogo simbolico, periferico, nel cuore della città. «Un luogo scomodo - lo ha definito l'Arcivescovo - come lo è stato per il Signore che nasce per strada ricordandoci che lo incontriamo per strada nei tanti fratelli più poveri che cercano incontro, riparo e la loro destinazione. E qui, aggiunge, che troviamo quel Bambino deposto in una mangiatoia. Ed ecco anche chi siamo noi: una Comunità di fratelli e di sorelle che cammina, che ogni tanto si perde nella confusione del mondo ma che ha trovato il Signore Gesù, non in astratto o nel chiuso ma nella fragilità dei più deboli. E' un tempo difficile che ci chiede di essere testimoni di amore, di essere un popolo che cammina nelle tenebre in cerca di luce, che non scappa di fronte alla fragilità e che cerca nell'incontro coi più poveri la sua presenza».
In un tempo difficile segnato dalla crisi e dalla guerra in Ucraina la Comunità di Sant'Egidio ha vissuto un Natale di speranza nella Chiesa della Santissima Annunziata con circa 250 persone. Hanno partecipato al pranzo senza fissa dimora, anziani soli, famiglie in difficoltà, profughi, alcune famiglie provenienti dall'Ucraina e tanti volontari. Chi serviva si confondeva con chi era servito. Il pranzo, che nella nostra città è ormai diventato una tradizione, è come una nuova Greccio che raccoglie intorno al Signore la sua vera famiglia composta dai fratelli più piccoli. Alla fine è giunto un messaggio di pace anche dal cardinale Zuppi che ha preso parte alla festa: «Penso che quello che Dio vuole sia proprio questo! Abbiamo anche alcune famiglie provenienti dall'Ucraina. Ricordiamoci di pregare sempre per la pace
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[ Simona Cocina ]