Ricordata Modesta Valenti, «vittima dell'indifferenza»

LA COMMEMORAZIONE
In fila per riporre un fiore in una cesta accanto a una corona di crisantemi coloratissimi. Hanno sfilato, volontari e semplici romani, come a volere chiedere «scusa» per quell'indifferenza che quarant'anni fa ha spazzato via Modesta Valenti. Clochard, 71 anni, si senti male, molto, mentre era accanto al binario I della stazione Termini. Venne rifiutata da diverse ambulanze perché era sporca, aveva i pidocchi. Finalmente la portarono in ospedale rna par lei non c'era più niente da fare. Era il 31 gennaio del 1983 e Modesta morì, uccisa anche dall'indifferenza e dalla non accoglienza.
A commemorarla una targa nella stazione: "La città di Roma la ricorda perché nessuno muoia più abbandonato" E ieri Modesta è stata commemorata durante una cerimonia alla presenza di Luca Torchia, direttore della comunicazione del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, il presidente della Comunità di Sant?egidio, Marco impagliazzo, e monsignor Benoni Arnbarus, vescovo ausiliare di Roma delegato per la carità. Domenica, invece, è prevista una messa, alle 12, a Santa Maria in Trastevere, durante la quale verranno ricordati i nomi di quanti, come Modesta, sono morti per la strada negli ultimi anni.

I VOLONTARI

I volontari di Sant'Egldio ricordano Modesta come una signora gentile e rispettosa che si aggirava per le strade vicine alla basilica di Santa Maria Maggiore. Secondo i racconti dl chí ha ancora nei cuore Modesta, l'anziana veniva da Trieste, poi, forse, problemi psicologici la strapparono via dalla sua vita. Una storia simile a tante altre a Roma: la mancata cura della malattia mentale così come la non accoglienza spesso non danno alcuna possibilità di rinascita ai "fantasmi" dei vicoli della Capitale.
«Modesta per noi è ancora viva - ha detto Luca Torchia, direttore della comunicazione del Gruppo Ferrovie dello Stato italiane - ci ha lasciato una grande eredità, le stazioni sono un luogo non solo di partenze e di arrivi ma anche di accoglienza delle persone più fragili. Ma per fare questo dobbiamo renderle più sicure e in tal senso stiamo già lavorando con il ministero delle Infrastrutture con l'importante progetto Fs security, una società per garantire sicurezza, ordine e dignità. Abbiamo inoltre messo in campo due grandi sforzi: gli help center, punti di riferimento che possono essere contattati da chi è in difficoltà e in 15mila all'anno ci chiamano per avere assistenza. Abbiamo poi i centri di accoglienza, come quello qui accanto gestito dalla Caritas. Con Sant'Egidio, poi, abbiamo sottoscritto un protocollo»

IL PREMIO

«La storia di Modesta ha messo in movimento migliaia di romani che hanno scelto di lasciare l'indifferenza e fermarsi accanto a chi soffre - ha detto il presidente della Comunità di Sant'Egidio, Marco lrnpagliazzo - grazie a lei, inoltre, tanti hanno abbandonato la strada supportati da quella rete di sostegno che negli anni si è creata. Oggi è un giorno speciale, anche perché siamo stati insigniti del premio della Fratellanza Umana per il suo lavoro. Il premio va anche a Modesta, ai tanti volontari. Grazie anche al Comune per l'impegno per l'emergenza freddo».
«La morte di Modesta è stato anche il fallimento di una città - ha commentato monsignor Benoni Ambarus, vescovo ausiliare di Roma delegato per la carità - ogni essere umano ha un valore, e non ci si può arrendere che qualcuno muoia cosi. Tempo fa ho discusso con qualcuno delle istituzioni che ha usato il termine "barbone": non chiamateli cosi, sono persone. Dopo 40 anni da quella morte vediamo i frutti di una maggiore sensibilizzazione sul tema. Modesta ci ha fatto scavare nelle nostre coscienze. Vi siete mai chiesti perché i senza dimora gravitano nelle stazioni anche se non devono andare da nessuna parte? Quando li vedo penso che siano qui per chiederci: "Mi dici tu dove posso andare?". E un luogo di accoglienza deve esserci per tutti».
Il nome di Modesta Valenti viene da tempo utilizzato come residenza fittizia per i senzatetto. Un indirizzo virtuale che consente di accedere a diversi servizi che riguardano sia la sanità pubblica, sia il rilascio dei documenti.


[ Laura Bogliolo ]