All'Angelus la preghiera del Papa. Sant'Egidio: «Si esca dal torpore»

La Chiesa

«Ho saputo con dolore del naufragio avvenuto sulla costa calabrese, presso Crotone. Già sono stati recuperati 40 morti, tra cui molti bambini. Prego per ognuno di loro, per i dispersi, per gli altri migranti sopravvissuti»: papa Francesco all'Angelus parla con trasporto del naufragio. E ha ringraziato «quanti hanno portato soccorso e coloro che stanno dando accoglienza . La Madonna sostenga questi nostri fratelli e sorelle».
Voci di dolore anche da Caritas, Sant'Egidio e dai vescovi di Calabria. Di una profonda tristezza e un acuto dolore parla il presidente della Cei e arcivescovo di Bologna, il cardinale Matteo Maria Zuppi. «Le vittime sono di tutti e le sentiamo nostre. L'orologio della storia non può essere portato indietro e segna l'ora di una presa di coscienza europea e internazionale ».
La Comunità di Sant'Egidio afferma che «non ci si può fermare al semplice sdegno», occorre che l'Europa «esca dal torpore e da logiche di chiusura che non favoriscono l'immigrazione regolare». Auspica «scelte coraggiose» don Marco Pagniello, direttore di Caritas Italiana.