La nave di Emergency con 105 persone verso Brindisi

Il salvataggio di fronte alla Libia
Nuovo soccorso in mare, fra i naufraghi anche una donna incinta, 4 bambini e 25 minori soli. A Ciampino11 richiedenti asilo con il corridoio di Sant'Egidio dalle isole greche.

Questa volta il porto assegnato è più vicino: si sta già dirigendo verso il porto di Brindisi la nave Life Support di Emergency. L'imbarcazione ong aveva ricevuto lunedì sera la segnalazione di un'imbarcazione in difficoltà in acque internazionali di fronte alla Libia, con 105 migranti a bordo. Il comandante della nave ha informato immediatamente tutte le autorità competenti e ha attivato il rescue team.
«Abbamo ricevuto una segnalazione da Alarm Phone e avvertito le autorità competenti della nostra intenzione di andare a verificare la potenziale situazione di pericolo. L'imbarcazione di gomma e lunga circa 12 metri non riusciva più a navigare perché il motore aveva smesso di funzionare. Aveva seri problemi strutturali e stava imbarcando acqua. situazione di estremo pericolo per la navigazione e per i 105 naufraghi. Inoltre le condizioni del mare stavano peggiorando» afferma Emanuele Nannini, Capo missione Sar di Emergency.
Un'operazione complicata, durata diverse ore. Alla fine sono stati soccorsi 105 naufraghi: 59 uomini, 17 donne (di cui una al settimo mese di gravidanza), 4 bambini accompagnati e 25 minori non accompagnati. Le persone soccorse provengono da Nigeria, Gambia, Costa d'Avorio, Guinea Conakry, Sudan, Camerun, Mali, Mauritania, Sierra Leone, Chad, Eritrea, Burkina Faso. L'imbarcazione su cui viaggiavano era partita da Zwara, in Libia. L'arrivo a Brindisi è invece previsto per la mattina di venerdì.
Intanto a Fiumicino, ieri, c'è stato un nuovo arrivo con corridoio umanitario: 11 richiedenti asilo di Iraq, Congo e Camerun sono atterrati in Italia provenienti da Atene. Molti hanno trascorso lunghissimi periodi di permanenza - fino a 5 anni - nei campi profughi delle isole greche.
Il loro ingesso in Italia è reso possibile da un protocollo d'intesa tra la Comunità di Sant'Egidio e il ministero dell'Interno che prevede l'arrivo dalla Grecia nel nostro paese, in "modo legale e sicuro; di richiedenti asilo, con particolare attenzione ai soggetti più vulnerabili, come nuclei familiari numerosi e minori non accompagnati. I rifugiati - tra cui una donna sola con i figli disabili - saranno accolti a Roma, nelle Marche e in Lombardia. Complessivamente, con il sistema dei corridoi umanitari, realizzati grazie a una rete di accoglienza diffusa, sono giunti in Europa più di 6mila rifùgiati, di cui 5.250 in Italia, ai quali si aggiungono oltre 1.800 cittadini ucraini, accolti dalla Comunità di Sant'Egidio in diversi Paesi europei.
Tutto ciò grazie a progetti totalmente autofinanziati e la generosità di associazioni, congregazioni religiose e parrocchie ma anche di cittadini che hanno offerto le loro case e il loro impegno gratuito e volontario.