Come "inventarsi" una vecchiaia felice

L'esperienza. All'ex casa di Scalfaro, donata a Sant'Egidio, una bella realtà di convivenza solidale tra anziani
Sono in 10 e, in tutto, fanno 900 anni! Sono gli ospiti della "Casa Simeone e Anna", la casa di famiglia donata dal presidente Scalfaro a Sant`Egidio, che l`ha trasformata in un riuscitissimo esperimento di "convivenza solidale".
Lunedì l`occasione per un "open day" alla scoperta della struttura, operativa in città già da diversi anni, l`ha offerta il compleanno di Italo, il terzo ospite della casa a varcare il traguardo dei 100 anni, ex-dipendente dell`Istituto Donegani e pittore, uno dei fondatori del circolo "La Canonica" di Novara, Luigi è il fratello "minore" di Luigina, 103 anni, anche lei ospite della convivenza solidale. Il terzo centenario è Pietro, 101 anni compiuti proprio il giorno della liberazione, divenuto famoso tra i bambini novaresi come "il nonno della pace" per aver portato la sua testimonianza lo scorso anno alla marcia della pace.
Alla festa, insieme a tanti amici e familiari, erano presenti anche il sindaco Alessandro Canelli, l`assessore alle Politiche sociali Teresa Armienti, il presidente del Consiglio comunale Edoardo Brustia. Anche il nipote del presidente Scalfaro, Paolo Cattaneo, ha voluto intervenire per portare i suoi saluti. «Da casa, vedo un andare e venire di persone che vengono qui, in un posto in cui l`età avanza nella serenità».
Quella della "convivenza solidale" è un`esperienza alla quale la comunità di Sant`Egidio crede molto. E d`altronde, se su 10 ospiti della casa ben tre sono centenari, una ragione ci sarà... «Quello che conta, al di là dell`età, - ha detto Daniela Sironi - è avere una vita felice e non essere soli. Non è vero che da vecchi il bello è alle spalle. Anzi, abbiamo riscoperto negli anziani una grande capacità di rimettersi in gioco e creare nuovi legami. Il bello di questo posto è che è aperto, vengono parenti, amici, anche studenti...».
L`esperienza di co-housing di via Porta non è l`unica: «A Novara - ha ricordato Sironi - ne abbiamo tre in tutto, più un`altra a Borgomanero, da ben 35 anni. Per fare le cose nuove, spesso ci vuole un po` di audacia in più, ma poi sono proprio quelle le cose che danno speranza».
Anche il sindaco Canelli ha concordato sul fatto che «ormai il modello classico delle Rsa sta "zoppicando", ma dovrebbero cambiare un po` le normative e anche le risorse a disposizione dei Comuni. Questa è una sperimentazione davvero ben riuscita, grazie anche - e soprattutto - all`opera del volontariato che è l`anima di questa struttura». E allora, ha detto Sironi, «perché non provare a lanciare Novara come un territorio che sperimenta una serie di servizi mirati a tenere sempre di più gli anziani a casa loro? D`altronde, anche a Novara, la popolazione anziana è in continuo aumento. Dobbiamo trovare il modo di "inventarci" una vecchiaia felice». 
 

[ l.c. ]