Vivere da anziani in casa e soli la guida della comunita' di S. Egidio

Dalla sanità allo svago, cento pagine di riferimenti in allegato gratuito alla Provincia Pavese Questa la guida realizzata dalla Comunità di Sant'Egidio: si chiama Come rimanere a casa da anziani a Pavia e verrà distribuita oggi soltanto nelle edicole di Pavia città, in allegato gratuito alla Provincia Pavese.
«È un bastone cui appoggiarsi per continuare a vivere, un antidoto contro l'isolamento» racconta Maria Benotti della Comunità di Sant'Egidio, che ha pensato il libro come uno strumento per ritardare – quando possibile – la scelta sofferta dell'ingresso in Rsa o altro istituto: «L'obiettivo è migliorare la vita degli anziani che vivono a casa, raccogliendo servizi e riferimenti in un unico prontuario. In molti casi sono gratuiti, o comunque meno costosi di una residenza per anziani».
I volontari di Sant'Egidio hanno pubblicato guide analoghe in città come Roma, Napoli o Firenze, e da oggi anche a Pavia.
Uno su quattro. Un libro che è quasi una necessità, visto che un cittadino su quattro (il 26%) ha più di 65 anni: un dato in crescita rispetto al 1992, quando la percentuale si fermava poco sotto i 20 punti. Lo ha spiegato Carla Ge Rondi, professoressa e demografa dell'Università: «L'invecchiamento della popolazione non è solo un tema individuale ma riguarda tutta la società» ha detto durante la presentazione della guida. «Anche in provincia, si assiste a un invecchiamento progressivo della popolazione pavese».
Ma la vita che si allunga può aumentare il rischio solitudine: secondo i dati presentati, il 52 per cento delle donne di 75-79 anni vivono da sole, percentuale che sale al 70,3 nella fascia 85-89 anni. E così orientarsi da soli diventa necessario: «Questa guida serve per superare i pregiudizi sugli anziani e l'invecchiamento, che ci portiamo dietro a causa di una cultura che ci dice che se non lavori non produci, e se non produci non conti» ha detto Antonella Albrigoni di Asst durante il suo intervento. «La cosa più brutta è la solitudine»
Alla presentazione de libro ha partecipato anche Primina Zucca, 90 anni, residente del rione Scala intercettata dal progetto “Viva gli anziani” della Comunità di Sant'Egidio, programma di contrasto all'isolamento sociale entro cui si inserisce la guida. «Per un anziano la solitudine è la cosa più brutta – racconta la donna – basti pensare a quanto può essere difficile prenotare una visita medica. Con la Comunità di Sant'Egidio ho capito che, anche quando l'età avanza, si possono fare tante cose».
Presente anche Francesca De Carlini, prefetta di Pavia: «Il tema degli anziani riguarda tutti – ha detto – perché gli anziani di oggi sono quelli che hanno costruito il nostro Paese e ci permettono di godere della libertà. La vecchiaia non è una malattia, l'anziano può e deve vivere la propria vita con il valore aggiunto della saggezza, esercitando la propria indipendenza e usufruendo dei servizi che la comunità deve cercare di agevolare». Hanno partecipato anche l'assessora ai servizi sociali Anna Zucconi (Fratelli d'Italia) e Giancarlo Albini, presidente di Fondazione comunitaria che ha ospitato l'evento nella sua sede di via Perelli.
Il progetto “Viva gli anziani” La guida realizzata dalla Comunità di Sant'Egidio si inserisce nel più ampio progetto “Viva gli anziani”, programma di monitoraggio attivo della popolazione che il movimento di ispirazione cattolica ha messo in piedi a Mirabello e nel rione Scala, cofinanziato da Fondazione Comunitaria con i fondi messi a disposizione da Fondazione Cariplo.
Il progetto – gratuito – è attivo da luglio 2020, e destinato al supporto degli over 75 tramite contatti telefonici, visite domiciliari, attivazione di reti sociali per contrastare l'isolamento sociale. A livello nazionale, il progetto è stato lanciato nel 2004, come risposta alle migliaia di anziani morti da soli a causa delle eccezionali ondate di calore dell'estate precedente.