L'audacia della pace

Religioni e culture in dialogo a Berlino a settembre

« Per molto tempo le religioni sono state usate come strumento di sostegno alle guerre e ai conflitti. Qui c'è l'idea nuova delle religioni come strumenti di pace». Così il presidente della Comunità di Sant'Egidio, Marco Impagliazzo ha presentato ieri a Berlino il convegno "L'audacia della pace. Religioni e culture in dialogo", che si terrà nella capitale tedesca dal 10 al 12 settembre del 2023.
Alla presenza di Heiner Koch, arcivescovo di Berlino, e di Christian Stàblein, vescovo della Chiesa evangelica di Berlino-Brandeburgo-schlesische Oberlausitz, è stata annunciata la partecipazione a questo importante appuntamento di dialogo e di ascolto ecumenico, tra gli altri, del presidente della Repubblica Federale di Germania Frank-Walter Steinmeier, del cancelliere tedesco Olaf Scholz e di Mohamed Bazoum, presidente della Repubblica del Niger.
Non solo autorità politiche, ma anche e soprattutto esponenti di primo piano della cultura e leader delle grandi religioni del mondo, come il rabbino capo di Israele Yisrael Meir Lau e di Ahmad al-Tayyib, il Grande imam di al-Azhar che, «nel solco dello spirito di Assisi», si riuniranno per interrogarsi sul ruolo delle grandi religioni del mondo nel favorire la pace e abbassare i toni dello scontro, non soltanto con lo sguardo all'attuale conflitto in Ucraina. La scelta di Berlino come sede dell'incontro non è stata casuale e vuole essere un messaggio chiaro in un momento storico in cui, come ricordato dal presidente Impagliazzo, stanno risorgendo tanti muri e si creano polarizzazioni preoccupanti, sicché la scelta di una città dove un muro è caduto per la forza delle democrazie, del dialogo e della pazienza di ricostruire canali di pace, è fondamentale e dà speranza».
Nella trentasettesima edizione di questo convegno internazionale, promosso dalla Comunità di Sant'Egidio, il quarto in terra tedesca, tanti saranno i forum di discussione sulle tematiche di attualità sociale, come l'intelligenza artificiale, le condizioni di reclusione dei carcerati, l'invecchiamento della popolazione e, non ultimi, i temi dell'ambiente e della globalizzazione
Una tre giorni di eventi per una capitale che non si blinderà, isolandosi dal mondo, ma che, anzi, accoglierà una serie di appuntamenti aperti a tutti e, in special modo, alle migliaia di giovani previsti in arrivo da tutta Europa, per ascoltare e diffondere una cultura del dialogo, fondamentale per una convivenza pacifica tra i popoli del mondo. 


[ Antonino Iorio ]