Naufragio a Lampedusa, morti 41 migranti

Tragedia in mare
Sono 41, tra cui 3 bambini, i migranti morti per un nuovo naufragio al largo di Lampedusa. Erano a bordo di un barchino senza motore partito da Sfax, in Tunisia, con il mare in tempesta. Quattro i superstiti.

Ancora un naufragio nel canale di Sicilia dove 41 migranti, tra cui 3 bambini, hanno perso la vita a bordo di un barchino, salpato da Sfax, in Tunisia. Sarebbero partiti con il mare in tempesta e dopo circa 6 ore di navigazione il barchino si è ribaltato ed è affondato. Solo quattro le persone in salvo, tre uomini e una donna originari di Costa d'Avorio e Guinea Konakr, soccorsi dalla motonave Rimona e poi trasbordati a Lampedusa su una motovedetta della Guardia costiera italiana. La procura di Agrigento ha aperto un fascicolo a carico di ignoti per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e morte quale conseguenza di altro reato.
Ma intanto, sempre ieri, di fronte all'isola, sono stati intercettati altre 18 persone di nazionalità tunisina che viaggiavano su unbarchino di 6 metri. I migranti, partiti nella tarda serata di martedì da Kerkennah, sono stati tratti in salvo dalla Guardia di finanza. «È necessaria una missione istituzionale europea di ricerca e soccorso nel Mediterraneo, una Mare Nostrum europea per salvare le vite prima che sia troppo tardi» è la posizione della segretaria del Partito democratico Elly Schlein.
«Meccanismi coordinati di ricerca e soccorso» e «un accesso più ampio a percorsi legali più sicuri per la migrazione e l'asilo nell'Unione europea», chiedono l'Oim (Organizzazione Internazionale per le Migrazioni), l'Unhcr, Agenzia Onu per i rifugiati e l`Unicef, il Fondo delle Nazioni Unite per l`Infanzia, in una nota. «Secondo il Missing Migrants Project dell'Oim - aggiungono - sono già oltre1.800 le persone morte e disperse lungo la rotta, che si attesta ancora tra le più attive e le più pericolose a livello globale».
Anche la Comunità di Sant'Egidio chiede soluzioni urgenti: «Occorre fare di tutto per salvare chi è in pericolo». Poi rivolgendosi alla Commissione Ue chiede che «se ne faccia ulteriormente carico con tutti gli strumenti per una urgente azione di salvataggio».