Corvetto, tra Rsa e case popolari festa senza frontiere

Comunità di Sant'Egidio
Anche in un momento di festa come Ferragosto, vogliamo ribadire la necesssità di rivedere il modello di istituzionalizzazioni degli anziani nelle grandi strutture», rilanciando l'invito «alla solidarietà verso la popolazione anziana» e «facilitando piuttosto l'assistenza domiciliare o forme di microconvivenza». È il messaggio che la Comunità di Sant'Egidio lancia presentando la "Anguriata di Ferragosto" che si svolge oggi alle 18 nello Spazio Living Together di via dei Cinquecento 7.
Emblematico il luogo. Ed eloquente la composizione degli invitati e dei volontari. «Lo Spazio Living Together è la nostra sede al Corvetto, quartiere dove siamo attivi da molti anni al fianco degli anziani, sia quelli ospitati nelle Rsa, sia quelli che vivono nelle case popolari. E siamo a pochi metri dalla Rsa "Ferrari" e dalla Rsa "Casa per Coniugi" sgomberata dopo l'incendio che il 7 luglio ha provocato la morte di sei anziani», spiega Stefano Pasta. «Gli ospiti della "Casa per Coniugi" sono stati trasferiti altrove. Con alcuni di loro, come con alcuni familiari, siamo ancora in contatto». Riguardo all'incontro di oggi: «ci saranno le persone che durante l'anno partecipano alle attività di Sant'Egidio», riprende Pasta. Quindi: «anziani soli, persone senza dimora, migranti - alcuni dei quali arrivati coni corridoi umanitari -, bambini e adolescenti della Scuola della Pace, i ragazzi rom conosciuti nelle baracche e che oggi vivono in casa e studiano alle superiori. E ci sarà chi fugge dalla guerra: alcune donne ucraine, alcuni rifugiati afghani a due anni dalla grande fuga da Kabul».
A Ferragosto, dunque, si rinnova quel messaggio di amicizia e quella logica dell'alleanza fra persone di generazioni, culture, etnie, condizioni sociali diverse, che ispira l'azione di Sant'Egidio 365 giorni all'anno. «Persone diverse che vivono la sfida e la bellezza del vivere insieme», rimarca Pasta. «Costruiamo ponti fra mondi che non sempre si parlano nei nostri quartieri e nelle nostre stesse case. È questo l`antidoto alla solitudine e al conflitto. Ed è questa la via perché la solitudine degli anziani non degeneri in isolamento e abbandono». 

[ L.Ros. ]