Ferragosto della solidarietà con anguria, gelato e sorrisi

A Novara l'iniziativa della Comunità di Sant'Egidio in collaborazione con la Caritas
«Un'angurriata che verrà ricordata per abbondanza e qualità»: sono le parole pronunciate da un ospite del «Ferragosto della solidarietà», organizzato alla mensa per i poveri della Comunità di Sant'Egidio di via Dolores Bello a Novara. Il 15 agosto di senza fissa dimora e bisognosi e di coloro che sono in situazioni di precarietà, è stato celebrato con una cena dal menù rispettoso di tutte le tradizioni culturali e religiose.
«Abbiamo mangiato e bevuto in abbondanza - sottolinea un partecipante -. I volontari di Sant'Egidio già conoscono le esigenze alimentari della maggior parte degli ospiti. Sui 12 tavoli della mensa il flusso di commensali è stato continuo, nell'ora di apertura tra le 17,30 e le 18,30. - Rispetto ai consueti martedì, il menù aveva due piatti straordinari, l'anguria e il gelato».
Sono state un centinaio le persone che hanno aderito all'invito a cena nella ricorrenza dell'Assunta. Il Ferragosto solidale, per sconfiggere la solitudine e combattere gli stati di necessità, per gli ospiti è stato un vero giorno di festa, come fosse Natale. La distribuzione dell'anguria e di generose porzioni di gelato è stata apprezzata da tutti. «Nessuno - dicono dalla Comunità di Sant`Egidio - nel giorno di Ferragosto si è sentito solo o escluso. È stata una cena di condivisione, di socializzazione, di messa in comune delle situazioni di disagio e di bisogno».
La mensa per i poveri di via Dolores Bello, grazie all'abituale disponibilità dei volontari, non ha rinunciato a concretizzare il servizio al tavolo: «L'asporto qui di fatto non è mai esistito. E la tendenza è di non farlo mai in futuro. Si intende privilegiare il contatto in presenza, almeno per i minuti necessari a consumare il pasto nei martedì, giovedì, venerdì e sabato». In media sono 400 i pasti preparati nel corso della settimana, con la collaborazione insostituibile di 80 volontari. 
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