La Summer School tra i profughi. Pranzo dell'amicizia a Trastevere

Sant'Egidio

In Grecia, in Malawi, in Albania, ma anche a Roma, con i bambini e con gli anziani, con i rifugiati e con i detenuti. I volontari di Sant'Egidio hanno passato un'estate all'insegna della solidarietà, sia che abbiano partecipato a uno dei viaggi proposti dalla Comunità, sia che siano rimasti nella Capitale.
Ad Atene, per il terzo anno consecutivo è stata proposta la Summer School per i piccoli che vivono nel campo profughi di Schisto, dove risiedono circa un migliaio di persone. «E' in aperta campagna - raccontano -, mal collegato con la città, i rifugiati che si trovano al suo interno hanno difficoltà a uscire per lavorare e l'isolamento è il problema più grande. Ognuno vive chiuso nella sua stanza, in piccoli container tutti uguali. Più di cento bambini tra i 5 e i 12 anni si sono iscritti alla Summer School ed erano entusiasti di prendere il pullman la mattina per andare in una parrocchia nella parte nord di Atene che ci ha ospitato nei suoi spazi per le attività quotidiane, come giochi, pittura, lezioni di inglese. Bellissimo vedere, giorno dopo giorno, i bambini di diverse provenienze mescolarsi e giocare insieme al di là delle barriere linguistiche. Afghani, congolesi, curdi, siriani e somali hanno imparato a fare amicizia».
Anche a Balaka, un villaggio del Malawi dove Sant'Egidio ha attivi tanti progetti - tra cui Dream e Bravo - i "Giovani per la Pace" hanno animato l'estate dei più piccoli con giochi, feste, laboratori. «Tanti di questi bambini vivono per strada, anche senza i genitori, e oltre al cibo necessitano di tante cose come vestiti, scarpe, materiale per la scuola», raccontano.
A Roma, a Ferragosto, il "Pranzo dell'amicizia" nella mensa di via Dandolo ha accolto 500 invitati con un menu tradizionale a base di lasagne, pollo

con i peperoni, cocomero e dolce, servito a tavola da numerosi volontari, tra i quali alcuni rifugiati afghani. Il "Ferragosto della solidarietà" è stato vissuto anche nei numerosi cohousing e convivenze realizzati da Sant'Egidio con anziani, persone con disabilità, ex senza fissa dimora. Mentre nella Casa circondariale di Rebibbia Nuovo Complesso, la "cocomerata solidale" ha rallegrato ben 2.500 detenuti. 
 

[ G.R. ]