Venticinque anni fa nasceva il Gruppo Romano Supermercati una realtà destinata a cambiare volto al commercio. Alla Nuvola un parterre d'eccezione celebra l'anniversario. Il ministro Lollobrigida: "Esperienza che guarda al futuro" L'assessore Lucarelli: "L'esempio dell'essere squadra"
Un legame con il territorio di Roma, la sua area metropolitana e provincia, che si esprime e condensa da venticinque anni nel nome: Gruppo Romano Supermercati. Occasione per fare il punto sono stati i festeggiamenti per l'anniversario, al Roma Convention Center La Nuvola nella maestosa struttura progettata da Massimiliano e Doriana Fuksas. Un parterre d'eccezione ha visto sul palco istituzione e autorità, nazionali e cittadine, al fianco degli imprenditori romani soci di Gros Maestri del Fresco.
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E non di solo apprezzamento imprenditoriale si è parlato. I numeri si sono fatti portatori anche di umanità e progettualità solidali. "La nostra presenza è segno tangibile dell'amicizia che ci lega da anni - ha raccontato Sergio Rivabene, responsabile delle relazioni istituzionali della Comunità di Sant'Egidio - Siamo legati da sensibilità comune e impegno concreto, in particolare durante l'emergenza Covid quando Gros ha voluto sostenere il bisogno di generi alimentari aiutandoci nella distribuzione di pacchi alimentari ad anziani soli e nella preparazione di cene itineranti per i senza fissa dimora. E successivamente con l'emergenza Ucraina".
Non solo emergenze, ma anche progetti a lungo termine come `Pensieri Dolcissimi` di Gros che due volte l'anno prevede prodotti il cui intero incasso viene devoluto a sostegno della ricerca. Fino ad ora ha collaborato con Telethon e Fondazione Heal, che sostiene anche la Fondazione Bambino Gesù. "Con i fondi ricevuti da Gros siamo riusciti a coprire due borse di ricerca per le ricercatrici impegnate nella valutazione biologica delle malattie - ha specificato la dottoressa Angela Mastronuzzi, responsabile dell'Unità di NeuroOncologia presso l'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma - Ogni anno 350/400 bambini si ammalano di tumori solidi del sistema nervoso centrale, i più frequenti in età pediatrica e quelli che purtroppo sappiamo curare meno. La nostra ricerca si occupa di terapie target che colpiscono solo le cellule malate e negli ultimi due anni, con il progetto Pensieri Dolcissimi avete aiutato concretamente il reparto di neuro-oncologia".
[ Giulia Mancini ]