3 ottobre. Gli oggetti dei morti di Lampedusa per guarire la memoria intermittente
MIGRANTI

3 ottobre. Gli oggetti dei morti di Lampedusa per guarire la memoria intermittente

Nella topografia della memoria i luoghi contano, e raccontano le storie delle persone che li hanno attraversati o che vi sono morte, da Hiroshima a Ground Zero, o alle Fosse Ardeatine.

Il Mediterraneo è divenuto uno di questi, percorso di speranza e insieme cimitero per tanti. Si stima che quasi 30.000 persone abbiano trovato la morte negli ultimi dieci anni. Forse la metà sono rimaste senza nome. Tra loro vi sono molti dei ragazzi, ragazze, uomini e donne e bambini che il 3 ottobre del 2013 sono naufragati al largo di Lampedusa.

La loro tragedia è stata una delle prime, non la più grande e non certo l’ultima dei grandi naufragi in mare sulle nostre coste. 368 vittime accertate, molti dispersi, 155 i salvati. (continua a leggere)

FOTO ANSA


[ Milena Santerini ]