Sant'Egidio, il papa chiede: «L'audacia della pace»

Incontro Uomini e Religioni
«In un mondo in cui tutto va avanti veloce, solo la fine delle guerre sembra lenta. Ci vuole il coraggio di saper svoltare, nonostante gli ostacoli e le obiettive difficoltà. L'audacia della pace è la profezia richiesta a quanti hanno in mano le sorti dei Paesi in guerra, alla Comunità internazionale, a tutti noi». Così Francesco nel suo messaggio ai partecipanti all'incontro Uomini e religioni che la comunità di Sant'Egidio ha organizzato a Berlino (10-12 settembre).
Francesco ha incoraggiato a diventare «mendicanti di pace». Quella è la strada per «valicare il muro dell'impossibile, eretto su ragionamenti che appaiono inconfutabili». Il fondatore di Sant'Egidio, Andrea Riccardi, aprendo l'evento aveva spiegato: «Parlare di pace non è intelligenza con l'aggressore o svendita dell'altrui libertà, ma coscienza profonda e realista del male della guerra sui popoli».
Dai tre giorni berlinesi è partito un messaggio sottoscritto da tutti i leader religiosi presenti: «Qui abbiamo capito che nessun muro è per sempre... Siamo consapevoli che o riusciremo a porre fine alle guerre o le guerre porranno fine all'umanità», dicono i firmatari, che chiedono «il coraggio di cominciare a parlarsi mentre c'è ancora la guerra». 

[ Sarah Numico ]