In mostra i disegni dei bambini vittime degli orrori delle guerre

FACCIAMO PACE?! La mostra promossa dalla Comunità di Sant'Egidio
Al San Gaetano
I bambini di tutto il mondo, in particolare quelli che vivono in un paese in guerra, chiedono la pace: lo si è visto al San Gaetano dove è stata inaugurata la mostra "Facciamo pace?! La voce dei bambini sulla guerra", sostenuta dalla Comunità di Sant'Egidio che da molti anni ha aperto, nelle varie comunità del paese, le "Scuole della pace". Qui si promuove e si parla di pace.
Sono circa 449 milioni i bambini che vivono in contesti di guerra: la loro voce, attraverso i disegni, è arrivata anche a Padova e va ascoltata. La mostra infatti fa parlare chi solitamente non ha voce. «Sono i bambini che ci spiegano cos'è la guerra - ha sottolineato Elisa Rizzato della Comunità di Sant'Egidio - ma nei loro disegni, in quello che scrivono non ci sono mai parole di odio». «Guardando i loro disegni - ha commentato l'assessore Cristina Piva - si capisce che terribile esperienza hanno vissuto e che il loro mondo si è frantumato».
In mostra non ci sono solo i disegni dei bambini ucraini ma anche dei bambini arrivati in Italia con corridoi umanitari: da Kabul o dai campi profughi di Goma nella Repubblica Democratica dei Congo; dal Mozambico: dal Burkina Faso; dalla Siria, dalla Grecia e dal Libano. A dar loro voce e spazio, ci hanno pensato la Comunità di Sant'Egidio e le Scuole della pace che sostengono i piccoli profughi nell'itinerario scolastico, per proporre un modello educativo aperto agli altri e solidale, capace di superare le barriere e le discriminazioni e di rifiutare la violeriza.
Ieri, il San Gaetano si è riempito di tanti bambini, provenienti da ogni parte del mondo:allegri, pieni di vita e sorridenti come dovrebbero essere tutti i loro coetanei che ancora soffrono paura, violenza, torture, privazioni. Nei disegni parlano anche i bambini che vivono in pace ma che hanno incontrato anziani che, da bambini, avevano vissuto l'orrore della guerra. Tutti i disegni in mostra compongono una mappa dell'orrore: case abbattute, genitori uccisi, aerei che bombardano le persone, la natura devastata. La guerra in Ucraina ha riportato il tema della pace al centro del dibattito internazionale; ora anche i fatti in Medio Oriente.
La mostra è indicata in particolare per un pubblico giovane che avrà a disposizione spazi di laboratorio e di lettura.