Sironi: «Per la pace servono il dialogo e mettersi nei panni dell'altro»

Dibattito promosso dalle associazioni cittadine al Castello Sforzesco
«Il dialogo, il mettersi nei panni dell'altro, l'ascolto. Sono gli ingredienti per il raggiungimento della pace. Oggi c'è un grande bisogno di parlare e di ascoltare parole di pace. Quello che occorre è trasformare il conflitto armato in un dialogo costruttivo, fermando la guerra». Sono le parole di Daniela Sironi, responsabile della Comunità di Sant'Egidio, al convegno "Quale pace", promosso al Castello da molte associazioni cittadine.
Un incontro che, come spiegato dagli organizzatori, ha voluto riflettere sul conflitto in Ucraina e, più in generale, su tutte le guerre, «perché tutti dobbiamo fare la nostra parte per arrivare a un mondo di pace». Sono, tra l'altro, anche le parole (prese da Albert Einstein) con le quali si è chiusa la dichiarazione finale del vertice di Vienna per la pace in Ucraina di giugno: "Tutti dobbiamo fare la nostra parte, per essere all'altezza del compito della Pace". Un vertice promosso da movimenti della società civile. «Se però, a parole - rilevano gli organizzatori - la pace è l'obiettivo comune, la diplomazia internazionale gira a vuoto da mesi».
Una serata che, moderata da Renato Bolognese di Assopace, ha visto lìintervento di Sironi, Francesco Vignarca, della Rete Italiana Pace e Disarmo e di don Renato Sacco, consigliere nazionale di Pax Christi.
«Il dialogo non ha colore - ha ripreso Sironi -Occorre imparare a fare la pace con i nemici perché c'è bisogno di futuro». Nel suo intervento ha parlato della pace raggiunta in Mozambico, una pace di cui quest'anno ricorrono i 31 armi e per cui molto si è adoperata la Comunità. «In quella zona abbiamo usato quanto ci ha insegnato papa Giovanni XXIII. Abbiamo accantonato quanto divide, prendendo solo quanto unisce». Sironi ha ricordato l'incontro "L'audacia per la pace" che, promosso a Berlino da Sant'Egidio, ha riunito i leader politici e religiosi.
Un appuntamento «nato dall`eredità della preghiera delle religioni ad Assisi voluta nel 1986 da papa Giovanni Paolo II. Una preghiera gli uni accanto agli altri, per trovare un'intesa in una richiesta di pace». Nei territori dove opera per la pace «Sant'Egidio agisce a partire dalla conoscenza del Paese».
Vignarca: «È triste come l`Europa si sia accodata a una risposta solo militare. La pace è l'unica soluzione e noi tutti dobbiamo fare il possibile per spingere i nostri governi a impegnarsi per negoziati di pace seri». 
 

[ Monica Curino ]