Mattarella: "È l'accoglienza la vera anima dell'Italia"

Mattarella: "È l'accoglienza la vera anima dell'Italia"

La visita alla "Casa dell'Amicizia" di Sant'Egidio a Roma
Sergio Mattarella s'intrattiene con una famigliola afghana che ha impiegato un anno per ricongiungersi. «Ben arrivati!», sorride affettuoso. E «auguri!» incoraggia papà e mamma etiopi con un piccolo in braccio. Poi si china a fare un selfie con dei bambini arrivati chissà da dove nella Casa dell'Amicizia, che è il centro polifunzionale di Sant'Egidio a Trastevere, Roma, Italia: l'Italia dal cuore grande che il presidente è venuto a ringraziare.
Marco Impagliazzo, presidente della Comunità, e il fondatore Andrea Riccardi spiegano a Mattarella come vengono accolti i profughi e non solo loro: anche anziani, persone fragili, nullatenenti, senza fissa dimora. Lì tutti ricevono consigli e aiuti, ad esempio, per trovare casa nell'edilizia pubblica se hanno una famiglia numerosa, per ottenere pensioni di invalidità quando malati o per farsi direttamente curare nell'hub di promozione della salute aperto da un paio d'anni.
Mattarella stringe la mano agli operatori. C'è Maria Sofia Soli, volontaria ultranovantenne che descrive al presidente il dramma della solitudine a una certa età, e c'è Mathieu arrivato dal Mali con un barcone: «Quando ero sbarcato a Lampedusa gli italiani mi guardavano come un pericolo; ora lavoro in una ditta anti-incendi e tutti mi considerano uno che dà sicurezza», racconta; col capo dello Stato che annuisce e nel suo discorso alla Comunità cita Mathieu come esempio: quanti «vengono qui chiedendo aiuto, e avendolo ricevuto, poi si trasformano essi stessi in coloro che aiutano».
Soccorrere gli ultimi è un dovere che interpella chiunque, avverte Mattarella, «e le istituzioni particolarmente». Loda uomini e donne di buona volontà: «Con queste azioni di solidarietà umana l'Italia dimostra il suo vero animo». Non siamo così pessimi come, a volte, ci fanno sembrare.
 

[ Ugo Magri ]