La ceo Goitini: «IncluCity punta a promuovere un ecosistema sociale»
La strada l'ha aperta, a partire dal 2006, il progetto "Banlieues" (periferie) lanciato dalla capogruppo francese Bnp Paribas che, come ricorda il numero uno Jean-Laurent Bonnafé, ha garantito a oggi oltre mille iniziative di inclusione sociale. E che adesso, per la prima volta, supera i confini francesi per una declinazione tutta italiana targata Bnl e denominata "progetto IncluCity", i cui contorni sono stati illustrati ieri dai vertici dell'istituto, la presidente Claudia Cattani e l'amministratrice delegata Elena Goitini nel corso di una conferenza stampa convocata all'interno di Orizzonte Europa, il quartier generale del gruppo nei pressi della stazione romana di Tiburtina.
«Il progetto - ha spiegato la ceo ha come obiettivo quello di promuovere un'eco sistema sociale dedicato alle periferie e affiancare le associazioni attive a livello locale a favore di realtà con situazioni di difficoltà e disagio». Non a caso, in prima fila ad assistere alla presentazione del progetto ci sono i rappresentanti delle tre associazioni coinvolte: Daniela Fatarella, direttrice generale di Save The Children Italia, Stefano Carmenati, amministratore della Comunità di Sant'Egidio, e Antonio Riva, presidente della Fondazione Riva.
«Siamo lieti di annunciare questa iniziativa- chiarisce la presidente Cattani - perché crediamo nel valore della "prossimità". Bnl è una banca nazionale ma al contempo presente e attiva sui territori dove si svolge la vita economica e sociale del Paese. E il progetto guarda alle periferie per sostenere iniziative di coinvolgimento soprattutto dei giovani, condividendo con loro saperi,valori, esperienze che contribuiscano a farne donne e uomini più consapevoli, pronti alla vita e padroni, il più possibile di scelte e obiettivi».
[ Celestina Dominelli ]