Una raccolta solidale al servizio della comunità

Portici da mangiare. Un progetto sociale nato dalla cooperazione tra diverse realtà
Università, azienda e associazione: tre mondi apparentemente distanti tra loro si uniscono per dare vita a un progetto di coesione e solidarietà. "Portici da mangiare" nasce dall'idea di quattro studenti dell'Università di Bologna, Chiara, Giulia, Maria e Matteo, e prende vita grazie alla collaborazione con Spazio Conad di Via Larga, il Centro Commerciale Vialarga e la Comunità di Sant'Egidio.
L'INIZIATIVA
È proprio in questo punto vendita che lo scorso 4 novembre si è tenuta una raccolta di generi alimentari destinata alle persone senza fissa dimora e alle famiglie in difficoltà. In questa occasione, sono state circa 100 le persone che hanno donato al banco, permettendo di raccogliere più di 70 scatoloni di alimenti e bevande. I quattro studenti, affiancati dai volontari di Sant'Egidio, hanno poi provveduto a distribuire i prodotti raccolti in data 17 novembre. In particolare, sono state create sportine personalizzate per le persone che vivono sotto i portici e consegnate nelle zone di via Indipendenza, della stazione di Bologna e nelle aree semiperiferiche fuori dalle mura.
Nella giornate successive sono stati distribuiti circa 70 pasti, di cui 30 solo nel tratto fra via Indipendenza e la stazione centrale. Inoltre, i prodotti raccolti hanno permesso di donare la spesa, tramite consegna da parte della Comunità di Sant'Egidio, a un centinaio di persone.
OBIETTIVI
Si tratta di un progetto scaturito dalla consapevolezza che ciclicamente vengono acquistati prodotti in eccesso, di cui non si ha realmente bisogno e che proprio per questo si finisce per gettare via. Lo spreco alimentare, infatti, non è solo un problema ambientale ed economico, ma anche etico, dal momento che ancora oggi esistono persone che non hanno accesso ai generi di prima necessità. Le spese eccedenti, oltre ad arrecare danno all'ambiente e ai portafogli, creano una grave disparità tra le condizioni di vita.
La riuscita del progetto, tuttavia, è stata possibile solo grazie all'aiuto di tutti i clienti che hanno scelto di donare anche solo una piccola parte della loro spesa. In conclusione, l'invito lanciato a tutta la comunità bolognese da parte dei quattro studenti ideatori dell'iniziativa è stato "siate dotti nel comprare e ghiotti nel donare"