La comunità di Sant'Egidio narra il dramma dei bimbi senza nome

In Campo Marzio la presentazione del libro "Nascere non basta" su un fenomeno che interessa milioni di piccoli dall'Africa all'Asia
I minori senza identità legale sono spesso preda della tratta di esseri umani oppure finiscono per fare il soldato
Il primo dei diritti, il più elementare ma spesso anche il più disatteso, è il diritto al nome, cioè a un'identità legalmente riconosciuta. Ma più di un terzo dei 125 milioni di bambini che nascono ogni anno nel mondo non viene iscritto alla nascita. "Nascere non basta" (San Paolo Edizioni, 2021) è la storia di questi bambini invisibili che diventano minori venduti, piccoli schiavi sfruttabili per ogni mestiere, anche i più rischiosi, compreso quello del sesso, ma anche bambini soldato, manodopera a basso costo, fornitori di organi per i trapianti, lavoratori senza retribuzione.
"Nascere non basta" è ancora il titolo molto efficace del libro corale curato da Adriana Gulotta, coordinatrice del programma Bravo! (Birth Registration for All Versus Oblivion!, «Registrazione alla nascita per tutti contro l'oblio e le sparizioni!») intrapreso dalla Comunità Sant'Egidio per dare un'identità legale, attraverso la registrazione allo stato civile, a oltre cinque milioni di bambini a oggi. Alunni che non potevano finire la scuola, minori detenuti, spose bambine, piccoli malati di Aids, ragazzi senza famiglia, malnutriti, costretti a vivere nelle baraccopoli alla periferia sociale.
Più della metà dei minori sotto i cinque anni non registrati vivono in Africa, e negli anni i volontari hanno operato in Burkina Faso, Mozambico e Malawi (dove il programma è stato in parte finanziato dalla Regione Fvg). Ma fin dall'introduzione autori e autrici ci ricordano che non si tratta di una storia solo africana, bensì di molti Paesi del mondo: dai Rohinghya, «il popolo mai registrato dell'Asia», ai bambini indocumentados al confine con gli Stati Uniti, prime vittime dell'esodo di migliaia di centroamericani che salgono da Sud.
"Nascere non basta" racconta dunque di queste storie, buone pratiche, difficoltà e successi della battaglia intrapresa dai volontari di Sant'Egidio per ridare un nome ai bambini invisibili e liberarli dalla tratta, perché purtroppo ancora, per esistere, nascere non basta. Il libro sarà presentato oggi alle 17.30 nei locali di Units in Androna Campo Marzio. Ne leggeranno alcuni frammenti Evelina Martelli, della Comunità di Sant'Egidio e referente di "Bravo!", Maria Castiglioni dell'Ateneo di Padova e la giornalista Fabiana Martini. 

[ Francesco Codagnone ]