Anche Novara dice "no" alla pena di morte

CITIES FOR LIFE ll flash mob dei Giovani per la pace di Sant'Egidio sullo sfondo della Cupola illuminata di blu
Anche a Novara, come in oltre 2.500 città in tutto il mondo, giovedi la Cupola si è illuminata di blu, aderendo alla Giornata Internazionale delle "Città per la vita - Città contro la pena di morte", che si celebra il 30 novembre in ricordo dell'anniversario della prima abolizione della pena capitale ad opera di uno
stato europeo, il Granducato di Toscana, avvenuta nell`anno 1786.
E con la Cupola illuminata a far da sfondo, i Giovani per la pace di Sant'Egidio hanno organizzato un flash mob al Broletto «per dire che non c'è giustizia senza vita». «Sono 21 anni che le Città per la vita si illuminano e scelgono un monumento che le rappresenti. - ha ricordato Daniela Sironi, responsabile regionale della Comunità di Sant'Egidio - La battaglia contro la pena di morte è iniziata quasi 50 anni fa. Oggi sono poco più di 20 i paesi mantenitori. In meno di 50 anni la storia è cambiata. Combattere contro la pena di morte aiuta il mondo a liberarsi dalla morte e dalla violenza, che sono ancora troppe. Un sogno che forse voi giovani potrete vedere realizzato».
E sono stati proprio i giovani protagonisti del flash mob: letture, la canzone "My brother live!" intonata da Sara e Viola e una performance artistica grazie alla scuola "Il tempio della danza". Con una dedica: a Tamara Chikunova, morta nel 2021 proprio a Novara, che dopo l'esecuzione di suo figlio in Uzbekistan aveva fondato l'associazione "Madri Contro la Pena di Morte e la Tortura". 

[ l.c. ]