Ferretti, il vescovo dei "piccoli" Ieri a Roma l'ordinazione episcopale del nuovo pastore di Foggia-Bovino

Ferretti, il vescovo dei "piccoli" Ieri a Roma l'ordinazione episcopale del nuovo pastore di Foggia-Bovino

Nella basilica di San Giovanni in Laterano

La Cattedrale di San Giovanni in Laterano a Roma ha fatto da cornice ieri sera all'ordinazione episcopale di Giorgio Ferretti, nuovo arcivescovo di Foggia-Bovino. A presiedere il rito l'arcivescovo di Bologna e presidente della Cei, il cardinale Matteo Zuppi; co-consacranti l'arcivescovo Edgar Peria Pana, sostituto per gli affari generali della Segreteria di Stato, Ambrogio Spreafico, vescovo di Frosinone-Veroli-Ferentino e Anagni-Alatri, e l'arcivescovo Vincenzo Pelvi, amministratore apostolico di Foggia-Bovino, alla presenza di numerosi fedeli venuti dalla diocesi del neo-vescovo e di molti rappresentanti della Comunità di Sant'Egidio della cui fraternità missionaria Ferretti è membro.
«Quella di oggi è una gioia grande, condivisa da tanti», ha esordito nell'omelia il cardinale Zuppi, che ha preso spunto dal Vangelo della seconda domenica di Avvento per ricordare che «l'Avvento ci aiuta in tutte le condizioni e stagioni della nostra veloce vita a vedere il giardino che fiorisce nel deserto. Siamo uomini e donne di speranza. Ma può venire un Avvento di pace oggi? L`Avvento travolge il pessimismo, libera dalle discussioni inutili, perché apriamo il cuore all'altro che viene. Sii sempre anche uomo dell'avvento - ha detto rivolto a Ferretti - capace di mostrare la bellezza di Dio e di non stancarsi di attenderlo con cuore sveglio perché pieno di amore».
Dopo aver ringraziato Pelvi che ha retto la Chiesa di Foggia «in anni non facili, con tanti e profondi problemi», Zuppi ha ricordato che «la Chiesa continuerà a essere seme di vita vera, arca di protezione per tutti nel diluvio dell'ingiustizia». Poi il cardinale ha fatto riferimento all'esperienza giovanile di Ferretti con la Comunità di Sant'Egidio, in cui il neo -presule ha mosso i primi passi accompagnato da Marco Impagliazzo, Andrea Riccardi e l'arcivescovo Vincenzo Paglia, presenti alla liturgia.
«Ora Giorgio è diventato maturo, con i capelli bianchi, ma non tiepido, sempre nutrito del desiderio di fraternità, di preghiera e servizio, spirituale e materiale. La scuola della pace ti ha insegnato ad amare i piccoli, ovunque. Quel Cristian che accompagnavi tutte le mattine presto a scuola perché altrimenti non ci sarebbe andato, lo hai trovato in tanti piccoli, e lo troverai in quelli che incontrerai e saprai amare nella diocesi di Foggia-Bovino e in tutti i piccoli che cercano fede, vita e futuro».
«In un mondo ridotto a deserto - ha proseguito il cardinale - c'è bisogno di uomini del Vangelo che indichino la venuta di Gesù non in astratto ma nella vita, che aiutino a cercarlo perché si fa trovare, perché godano del suo Natale che cambia la storia». Quindi ha fatto riferimento al Mozambico, «terra a noi molto cara. Oggi - ha detto rivolto a Ferretti - sei inviato ancora nel sud dell'Italia, in una terra di antica tradizione di santità ma dove vivere la sempre sorprendente gioia di una casa da costruire e ricostruire. C'è bisogno di profeti in un mondo ridotto a deserto. Il vescovo è un profeta che prepara la strada al Signore per sé e per gli altri. Lasciati ispirare solo dal Vangelo: oggi inizia una nuova responsabilità».
Nato a Genova il 27 novembre 1967, monsignor Ferretti ha ricoperto diversi incarichi prima a Roma e poi, per circa dieci anni, nella diocesi di Frosinone-Veroli-Ferentino. Dal 2017 è stato sacerdote Fidei Donum nell'arcidiocesi di Maputo, in Mozambico. Il nuovo arcivescovo al termine della celebrazione ha avuto parole di ringraziamento e annunciato che inizierà il suo ministero episcopale a Foggia il prossimo 14 gennaio. «Vorrei che fossimo una comunità diocesana unita nel Signore, accogliente e dalle porte aperte», ha concluso.

 

[ Andrea Acali ]