Un "libro sospeso" da regalare a un bambino che sogna di leggere

Un "libro sospeso" da regalare a un bambino che sogna di leggere

L'iniziativa della Comunità di Sant'Egidio in collaborazione con alcune librerie

L'ultimo rapporto Istat ha rilevato che la povertà assoluta in Italia ha interessato un milione e 269rnila minori nell'ultimo anno, dato più che triplicato dal 2005, secondo "OpenPolis", dopo le diverse crisi finanziarie e la pandemia da Covidig. «Nella maggior parte dei casi povertà economica è sinonimo di povertà educativa, condizione che condurrebbe a un clima di tensione interno ai nuclei familiari, sfociando in fenomeni di violenza, soprattutto nelle strade delle periferie della Capitale», fa notare la Comunità di Sant'Egidio.
Per contribuire ad arginare questa spirale di violenza e offrire uno strumento educativo ai bimbi che vivono nelle periferie della Capitale, quest'anno è ripartita l'iniziativa "Libro sospeso" che dà la possibilità ai clienti delle librerie aderenti a Roma di acquistare, in sede o sul web, un libro da regalare ai bambini poveri nella fascia d'età compresa tra i 5 e i 13 anni. È un'idea che ricalca le campagne del "caffè sospeso" e del "carrello sospeso", ben note ai tempi della pandemia, che prevedono l'opportunità di donare un caffè o generi alimentari a chi non può permettersi di acquistarli.
«L'iniziativa è nata nel 2018 a Tor Bella Monaca alla libreria "Le Torri" e noi stiamo cercando di allargare il circuito su cui è attiva, coinvolgendo anche altre librerie - ci racconta Laura Ghiandoni, presidente dell'associazione di promozione sociale "Connect" - Quest'anno partecipano anche le librerie "Errante", "Centostorie", "Erickson" e "Tra le Righe", oltre a "Booklet Le Torri", che è un punto di riferimento educativo per tante famiglie del quartiere. A parte "Erickson", si tratta di realtà indipendenti che hanno un carattere radicato sul territorio e su specifiche dinamiche sociali».
A Roma entrando nelle librerie indicate è possibile acquistare un libro in più o anche soltanto uno, e lasciarlo all'interno di una cesta o di un contenitore dove verranno raccolti per poi essere donati. «La libreria suggerisce dei titoli e durante la scelta il cliente viene assistito, è il valore aggiunto delle piccole realtà rispetto alle grandi catene chiarisce Ghiandoni -. Quel libro verrà poi regalato nel periodo natalizio e durante i momenti che, come l'Epifania, la Comunità di Sant'Egidio dedica alle famiglie meno abbienti e ai bimbi bisognosi delle Scuole della Pace, che sono nel clou del loro percorso educativo».
Le "Scuole della Pace", promosse dalla Comunità di Sant'Egidio a Roma e all'estero, aiutano e supportano a titolo gratuito nell'inserimento scolastico i bambini che vivono in ambiti familiari svantaggiati, allo scopo di abbattere ogni forma di discriminazione e favorire la loro integrazione. Tra gli obiettivi di questi centri, animati soprattutto da volontari, ci sono: il recupero scolastico, la prevenzione della devianza, la socializzazione, l`inserimento di minori con particolari difficoltà (handicap, problemi comportamentali...), l'integrazione fra minori di differenti universi culturali, l'educazione sanitaria (prevenzione degli incidenti, educazione alimentare, igiene...), il sostegno affettivo, l'educazione religiosa, l'educazione alla solidarietà, alla mondialità, alla pace e l'integrazione dell'alimentazione laddove si rende necessario.
La Comunità di Sant'Egidio raccoglie, dunque, l'umore del territorio e capta l'esigenza delle famiglie in difficoltà economiche, per aiutare i bambini mediante un iter educativo che li sottrae dalla strada e da possibili percorsi poco raccomandabili. «Nelle periferie a volte questi ragazzini rischiano di crescere in una sorta di "gara della violenza", un'atmosfera poco adatta alla loro età, come spesso ci raccontano i referenti di Sant`Egidio che raccolgono i problemi di alcuni quartieri più periferici», ci spiega Ghiandoni. «Leggere è fondamentale nella formazione dei bambini. Si tratta di uno dei pilastri su cui si basa il servizio ai più piccoli erogato dalla comunità - ha commentato Alessandro Moscetta, referente di Sant'Egidio -. Abbiamo a che fare con bambini di tante nazionalità: rom, latino americani, bengalesi, siriani, italiani, provenienti dal Nordafrica, che necessitano di strumenti per inserirsi pienamente, soprattutto a livello culturale. L'obiettivo, attraverso le nostre "Scuole della Pace", è quello di abbattere i problemi economici e di favorire l'integrazione evitando che i bambini e le bambine finiscano schiacciati dalle logiche della violenza e dello scontro in alcuni quartieri».
«I bambini nelle periferie della città vivono in un clima culturale che li spinge alla violenza e per questo abbiamo l'obiettivo di aiutarli ad acquisire una cultura diversa che non è quella della strada, ma della pace», ha sottolineato Alessia Pesaresi, referente di Sant'Egidio a Tor Bella Monaca. «C'è sicuramente la volontà di una fetta della popolazione di migliorare l'educazione di certe fasce marginalizzate e tanto impegno in questa direzione da parte di Sant'Egidio e dei volontari di "Connect", oltre che delle librerie coinvolte. Molte famiglie si sentono smarrite di fronte alla crisi economica e il libro viene visto come qualcosa di non indispensabile da gente che vive ai margini. Mi auguro che sempre più numerosi ci si possa impegnare contro le discriminazioni» conclude Laura Ghiandoni.
Il 16 dicembre, nella sede della parrocchia di Sant'Agnese Fuori le Mura, ci sarà una giornata solidale dedicata all'iniziativa "Libro Sospeso", durante la quale saranno distribuiti i libri raccolti, oltre ai pacchi alimentari destinati alle famiglie svantaggiate della zona. L'importanza di diffondere campagne simili risiede nel valore aggiunto della cultura come veicolo di emancipazione sociale, perché in determinate realtà l`oggetto libro può essere percepito come un bene di cui si può fare a meno davanti a necessità più impellenti, ma la cultura svolge un ruolo fondamentale nel processo di recupero e integrazione di alcune fasce giovanili dei quartieri più disagiati della Capitale e può contribuire a migliorare le loro condizioni di vita.

 

[ Lorena Crisafulli ]