Caritas e Comunità di Sant'Egidio
La Caritas diocesana e la comunità di Sant'Egidio insieme per il pranzo di Natale dei bisognosi. A ospitarlo, la Cittadella dell'Accoglienza, in via Alento. «Abbiamo pensato che fosse un'occasione bella», spiega Corrado De Dominicis, direttore della Caritas di Pescara-Penne, «per vivere insieme, nel solco tracciato dal percorso sinodale, il pranzo di Natale».
Un pranzo di circa 150 persone che hanno potuto degustare antipasto, ravioli di ricotta al ragù, agnello porchettato, contorno e dolce: «Il tutto», fa presente Gilberto Grasso, responsabile pescarese della Comunità di Sant'Egidio, «con gli ingredienti più importanti che sono quelli dell'allegria e dell'amicizia». Riprende De Dominicis: «È una bellissima esperienza di collaborazione anche nella parte organizzativa, e voglio ringraziare in modo particolare Gilberto Grasso, ma soprattutto tutti i volontari di questa realtà».
A differenza degli anni precedenti, con i vassoi riempiti in modo autonomo, quest'anno le tavole sono state apparecchiate a festa con il servizio dei volontari al tavolo per gli ospiti e un momento di scambio dei doni. Oltre al servizio al tavolo, la particolarità di quest'anno è stato anche l'ingresso libero, senza la consueta tessera che viene rilasciata agli utenti della mensa.
«È stata grande la partecipazione in un clima davvero caloroso e conviviale», conclude De Dominicis, «arricchito anche dall'animazione degli stessi volontari. Un bellissimo momento di festa, come in famiglia, insieme a chi in questi giorni rischia di sentire maggiormente la solitudine».
Un pranzo di circa 150 persone che hanno potuto degustare antipasto, ravioli di ricotta al ragù, agnello porchettato, contorno e dolce: «Il tutto», fa presente Gilberto Grasso, responsabile pescarese della Comunità di Sant'Egidio, «con gli ingredienti più importanti che sono quelli dell'allegria e dell'amicizia». Riprende De Dominicis: «È una bellissima esperienza di collaborazione anche nella parte organizzativa, e voglio ringraziare in modo particolare Gilberto Grasso, ma soprattutto tutti i volontari di questa realtà».
A differenza degli anni precedenti, con i vassoi riempiti in modo autonomo, quest'anno le tavole sono state apparecchiate a festa con il servizio dei volontari al tavolo per gli ospiti e un momento di scambio dei doni. Oltre al servizio al tavolo, la particolarità di quest'anno è stato anche l'ingresso libero, senza la consueta tessera che viene rilasciata agli utenti della mensa.
«È stata grande la partecipazione in un clima davvero caloroso e conviviale», conclude De Dominicis, «arricchito anche dall'animazione degli stessi volontari. Un bellissimo momento di festa, come in famiglia, insieme a chi in questi giorni rischia di sentire maggiormente la solitudine».
