San Martino, dormitorio in chiesa per superare l'emergenza freddo

San Martino, dormitorio in chiesa per superare l'emergenza freddo

Sant'Egidio La proposta
LA MOBILITAZIONE
Temperature in calo. Scatta l'emergenza freddo per le persone senza dimora che vivono in strada. Ieri notte Treviso è stato l'unico capoluogo del Veneto, a parte Belluno, a scendere sotto zero. E la comunità di Sant'Egidio ha iniziato a lavorare per trasformare il centro parrocchiale della chiesa di San Martino in un dormitorio temporaneo. L'anno scorso nell'oratorio di Corso del Popolo erano stati allestiti 20 letti. "Ci stiamo preparando per aprire nella seconda metà di gennaio, se le temperature si confermeranno rigide", spiega Valerio Delfino, riferimento della Comunità di Sant'Egidio di Treviso.
IL QUADRO
Oggi i dormitori della città, tra quelli comunali di via Pasubio e via Risorgimento e quello della Caritas, sono praticamente sempre pieni. Nell'ultimo mese sono state 65 le persone accolte in queste strutture. Non a caso sei persone senza dimora hanno trovato riparo per la notte anche all'interno della chiesa di Santa Maria del Sile, con tutte le conseguenti polemiche. Quel che è certo è che quando la temperatura scende sotto lo zero l'emergenza si fa ancora più intensa. Alla fine della settimana scorsa 3 persone senza dimora sono morte in uno stabile abbandonato a Padova, l'ex istituto Configliachi, dove avevano cercato dì riscaldarsi accendendo un braciere. E' stata fatale l'esalazione di monossido di carbonio. Mentre all'inizio di dicembre a Treviso è morto Man- Jeep Singh, il 32enne indiano mancato mentre dormiva nel parcheggio dell'Appiani, a quanto pare a causa di un malore.
I NUMERI
Stando al bilancio redatto per il nuovo report sulle morti dei senza dimora, in provincia di Treviso nel 2022 sono mancate complessivamente 22 persone che vivevano per strada. E altre 4 nel 2023, tutte nel capoluogo. Non si esclude nessuno: dalle morti improvvise a quelle violente. Non è però escluso che in città stavolta si trovi una soluzione diversa per offrire un riparo dai freddo ai senza dimora. La diocesi di Treviso sta infatti studiando la possibilità di mettere a disposizione 12 posti letto in più rispetto a quelli già garantiti nel dormitorio della Caritas. Don Bruno Baratto, coordinatore ad interim
della Caritas, è al lavoro su questo fronte. Sulla struttura prescelta si mantiene il massimo riserbo. Si sa però che prima di procedere è necessario sistemarla. Bisognerà vedere se l'intervento potrà essere concluso in tempi brevi. Intanto don Giovanni Kirschner, parroco di Santa Maria del Sile, è finito al centro di due fronti contrapposti. Da una parte c'è la raccolta di firme, sottoscritta da 200 persone, con la quale un gruppo di cittadini contrario all'accoglienza dei senza dimora in chiesa, con i materassi accanto all'altare, ha chiesto al vescovo Michele Tonfasi di trasferirlo altrove. E dall'altra c'è la lettera con la quale il consiglio pastorale e la comunità di Sant'Angelo e Santa Maria del Sile si sono rivolti allo stesso vescovo di Treviso per il motivo opposto.
 
 

[ Mauro Favaro ]