A Roma tra palazzi di borgata la festa con famiglie e volontari

A Roma tra palazzi di borgata la festa con famiglie e volontari

Tutto è cominciato il 22 gennaio 1992. Quel giorno è stata posata la prima pietra della chiesa parrocchiale di Torrenova dedicata a San Gaudenzio. Oltre 30 anni dopo, in quella chiesa di borgata, nella periferia di Roma, intorno a quella pietra si ritrovano le famiglie di un quartiere difficile. E per loro, la parrocchia di San Gaudenzio, è a e continua ad essere l'unico vero riferimento.
«Qui ci si incontra, ci si prepara alla catechesi, si chiede e si offre aiuto, si trovano persone con cui condividere i giorni difficili o i giorni di festa». Don Gino Bolchini, presbitero novarese alla guida della parrocchia dal 1989 con voce appassionata racconta come in questi giorni la comunità si sta preparando alla patronale. «Come sempre - ricorda -: con semplicità. Con il desiderio di ritrovarsi per fare festa, ma anche per dire grazie per la Chiesa gaudenziana che è un punto di riferimento». Al centro della festa patronale, la Messa solenne di domenica. Sarà celebrata dal cardinale novarese mons. Giovanni Layolo. Saranno presenti i volontari che operano nel quotidiano accanto a don Gino Bolchini e ai suoi due vicari parrocchiali. Si tratta di membri della parrocchia e della Comunità di Sant'Egidio che svolgono servizi in ambito liturgico e di supporto alla pastorale e soprattutto alle iniziative di sostegno a chi vive situazioni di disagio, povertà e agli immigrati.
Nella parrocchia, infatti, c'è la Scuola di italiano per stranieri e vengono seguite centinaia di famiglie sia italiane sia straniere. «I volontari offrono aiuto nel centro d'ascolto, nella distribuzione di generi alimentari, nella visita agli ammalati - riprende don Gino -. Gli abitanti del quartiere sono cambiati negli anni, ma i bisogni sono sempre tanti. Ci sono molti anziani e nuclei familiari che vivono situazioni di grave povertà e solitudine. Grazie ai volontari, cerchiamo di raggiungere tutti. A San Gaudenzio affideremo proprio loro. I più fragili, le famiglie della parrocchia assieme a chi dona il proprio tempo per la comunità: la loro stessa presenza è una specie di miracolo in questo luogo, dove soltanto poche decine di anni fa c'era soltanto un prato».
Sarà dunque una festa di famiglie, per le famiglie, tra i palazzi di Torrenova, nel segno della semplicità. Con l'attenzione alla comunità di oggi e con la stessa passione del 22 gennaio 1992, quando venne posata la prima pietra della chiesa di San Gaudenzio di Roma.


[ Sara Sturmhoevel ]