Shoah: Liliana Segre al Memoriale di Milano, "nella cultura c'e' una grande speranza"

Shoah: Liliana Segre al Memoriale di Milano, "nella cultura c'e' una grande speranza"

"Questo luogo mi ricorda tante parole, fatti, gesti orribili. Ma mi ricorda anche cose meravigliose, di chi ha voluto trasformare questo luogo, storicamente orribile, in un luogo visitato da tante persone, soprattutto dai ragazzi, alla ricerca di memoria del bene e del male. Un luogo dove oggi c'è una cosa secondo me straordinaria, che è la biblioteca. Una biblioteca, qui, aperta a tutti. Vuol dire che nella cultura c'è una grande speranza".
Lo ha detto la senatrice a vita Liliana Segre, intervenendo all'incontro dedicato alla memoria della deportazione dalla stazione di Milano organizzato dalla Comunità di Sant'Egidio, in collaborazione con la Comunità Ebraica di Milano e il Memoriale della Shoah di Milano."In questo luogo -ha ricordato la senatrice- i camion che arrivavano da San Vittore sbarcavano le persone, che venivano picchiate e violate nella loro dignità e poi infilate in questi vagoni per poi partire per ignota destinazione. Il mio ricordo quindi dovrebbe essere solo tragico, ma non è così. Perché questo, oltre ad essere un luogo visitato da tantissimi ragazzi, ragazzi meravigliosi che sono alla ricerca di memoria del bene e del male, è un luogo dove oggi c'è una cosa straordinaria, come è la biblioteca. Rappresenta -osserva Segre- il contrario di quello che in questo incontro ci hanno detto le persone che arrivano dall'Afghanistan, un Paese in cui i talebani proibiscono alle donne di studiare".
"Ecco -sottolinea- quando abbiamo una biblioteca, qui, aperta a tutti, vuol dire che c'è la speranza; che nella cultura c'è una grande speranza. E anche se io purtroppo sono pessimista, per quello che penso sul ricordo della Shoah, quando ho cominciato a visitare questa biblioteca e a sentire che ci sono tanti ragazzi e tante persone che vengono, mi sono convinta, una volta di più, che la salvezza sia nel libro".