PAROLA DI DIO OGNI GIORNO

Vigilia del giorno del Signore
Parola di Dio ogni giorno

Vigilia del giorno del Signore

Ricordo di sant'Agostino (354-430), vescovo d'Ippona (oggi in Algeria) e dottore della Chiesa.
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Libretto DEL GIORNO
Vigilia del giorno del Signore

Ricordo di sant’Agostino (354-430), vescovo d’Ippona (oggi in Algeria) e dottore della Chiesa.


Lettura della Parola di Dio

Alleluia, alleluia, alleluia !

Chiunque vive crede in me
non morrà in eterno.

Alleluia, alleluia, alleluia !

Dal vangelo di Matteo 25,14-30

Avverrà come di un uomo che, partendo per un viaggio, chiamò i suoi servi e consegnò loro i suoi beni. A uno diede cinque talenti, a un altro due, a un altro uno, a ciascuno secondo la sua capacità, e partì. Colui che aveva ricevuto cinque talenti, andò subito a impiegarli e ne guadagnò altri cinque. Così anche quello che ne aveva ricevuti due, ne guadagnò altri due. Colui invece che aveva ricevuto un solo talento, andò a fare una buca nel terreno e vi nascose il denaro del suo padrone. Dopo molto tempo il padrone di quei servi tornò, e volle regolare i conti con loro. Colui che aveva ricevuto cinque talenti, ne presentò altri cinque, dicendo: Signore, mi hai consegnato cinque talenti; ecco, ne ho guadagnati altri cinque. Bene, servo buono e fedele, gli disse il suo padrone, sei stato fedele nel poco, ti darò autorità su molto; prendi parte alla gioia del tuo padrone. Presentatosi poi colui che aveva ricevuto due talenti, disse: Signore, mi hai consegnato due talenti; vedi, ne ho guadagnati altri due. Bene, servo buono e fedele, gli rispose il padrone, sei stato fedele nel poco, ti darò autorità su molto; prendi parte alla gioia del tuo padrone. Venuto infine colui che aveva ricevuto un solo talento, disse: Signore, so che sei un uomo duro, che mieti dove non hai seminato e raccogli dove non hai sparso; per paura andai a nascondere il tuo talento sotterra; ecco qui il tuo. Il padrone gli rispose: Servo malvagio e infingardo, sapevi che mieto dove non ho seminato e raccolgo dove non ho sparso; avresti dovuto affidare il mio denaro ai banchieri e così, ritornando, avrei ritirato il mio con l'interesse. Toglietegli dunque il talento, e datelo a chi ha i dieci talenti. Perché a chiunque ha sarà dato e sarà nell'abbondanza; ma a chi non ha sarà tolto anche quello che ha. E il servo fannullone gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti.

 

Alleluia, alleluia, alleluia !

Se tu credi, vedrai la gloria di Dio,
dice il Signore.

Alleluia, alleluia, alleluia !

Con questa parabola termina la lettura continuata di Matteo, ma non termina, ovviamente, l’impegno a vigilare come il Signore ci sta chiedendo. Oggi il Vangelo inizia parlando di un uomo che prima della partenza convoca i tre dipendenti e consegna loro i suoi beni. La sua fiducia in loro è assoluta, tanto che ad ognuno affida una grossa somma in talenti. Il talento era una enorme somma: corrispondeva a circa 50 chili d’oro. Al primo affida in gestione cinque talenti, al secondo due e al terzo uno. Tra la partenza e il ritorno del padrone, i tre dipendenti debbono far fruttare quanto è stato consegnato loro. Il primo raddoppia e altrettanto fa il secondo. Il terzo, invece, fa una buca nel terreno e vi nasconde il talento ricevuto. Al ritorno del padrone, il primo e il secondo servo si presentano e ricevono la lode e la ricompensa. Il terzo riconsegna l’unico talento che aveva ricevuto. Quel talento, quei talenti, sono la vita, la nostra vita concreta, quella di tutti i giorni, che si snoda nell’incontro con i fratelli, con gli altri e con il mondo. La vita, i giorni, i rapporti, l’impegno sono consegnati alla responsabilità di ciascuno di noi perché lo faccia fruttare. E a ciascuno è dato secondo le sue capacità. Questo vuol dire che non c’è uguale misura di vita per tutti, a chi è stato dato di più (e i modi per ricevere sono tanti, compreso il dono della fede) è chiesto molto di più. Ma le parole evangeliche ci dicono anche che nessuno, comunque, è incapace di far fruttare la vita, anche se è un solo talento, nell’attesa del ritorno del Signore, impegniamoci a vivere con amore e riceveremo la giusta ricompensa.