PAROLA DI DIO OGNI GIORNO

Vigilia del giorno del Signore
Parola di Dio ogni giorno
Libretto DEL GIORNO
Vigilia del giorno del Signore
sabato 6 luglio


Lettura della Parola di Dio

Alleluia, alleluia, alleluia !

Chiunque vive crede in me
non morrà in eterno.

Alleluia, alleluia, alleluia !

Dal libro del profeta Geremia 2,21-37

Io ti avevo piantato come vigna scelta,
tutta di vitigni genuini;
ora, come mai ti sei mutata
in tralci degeneri di vigna bastarda?
Anche se ti lavassi con la soda
e usassi molta potassa,
davanti a me resterebbe la macchia della tua iniquità.
Oracolo del Signore.
Perchè osi dire: Non mi sono contaminata,
non ho seguito i Baal?
Considera i tuoi passi là nella valle
riconosci quello che hai fatto,
giovane cammella leggera e vagabonda,
asina selvatica abituata al deserto:
nell'ardore del suo desiderio aspira l'aria;
chi può frenare la sua brama?
Quanti la cercano non devono stancarsi:
la troveranno sempre nel suo mese.
Bada che il tuo piede non resti scalzo
e che la tua gola non si inaridisca!
Ma tu rispondi: No. E' inutile,
perchè io amo gli stranieri,
voglio seguirli.
Come si vergogna un ladro preso in flagrante
così restano svergognati quelli della casa di Israele,
essi, i loro re, i loro capi,
i loro sacerdoti e i loro profeti.
Dicono a un pezzo di legno: Tu sei mio padre,
e a una pietra: Tu mi hai generato.
A me essi voltan le spalle e non la fronte;
ma al tempo della sventura invocano:
Alzati,salvaci!
E dove sono gli dei che ti sei costruiti?
Si alzino, se posson salvarti
nel tempo della tua sventura;
poiché numerosi come le tue città
sono, o Giuda, i tuoi dei!
Perché vi lamentate con me?
Tutti voi mi siete stati infedeli.
Oracolo del Signore.
Invano ho colpito i vostri figli,
voi non avete imparato la lezione.
La vostra stessa spada ha divorato i vostri profeti
come un leone distruttore.
O generazione!
Proprio voi badate alla parola del Signore!
Sono forse divenuto un deserto per Israele
o una terra di tenebre densissime?
Perché il mio popolo dice: Ci siamo emancipati,
più non faremo ritorno a te?
Si dimentica forse una vergine dei suoi ornamenti,
una sposa della sua cintura?
Eppure il mio popolo mi ha dimenticato
per giorni innumerevoli.
Come sai ben scegliere la tua via
in cerca di amore!
Per questo hai insegnato i tuoi costumi
anche alle donne peggiori.
Perfino sugli orli delle tue vesti si trova
il sangue di poveri innocenti,
da te non sorpresi nell'atto di scassinare,
ma presso ogni quercia.
Eppure protesti: Io sono innocente,
la sua ira è gia lontana da me.
Eccomi pronto a entrare in giudizio con te,
perché hai detto: Non ho peccato!
Perché ti sei ridotta così vile
nel cambiare la strada?
Anche dall'Egitto sarai delusa
come fosti delusa dall'Assiria.
Anche di là tornerai con le mani sul capo,
perché il Signore ha rigettato coloro nei quali confidavi;
da loro non avrai alcun vantaggio.

 

Alleluia, alleluia, alleluia !

Se tu credi, vedrai la gloria di Dio,
dice il Signore.

Alleluia, alleluia, alleluia !

Già Isaia aveva paragonato Israele alla vigna scelta da Dio, curata e fatta crescere dal suo amore (Is 5). Anche Gesù nei Vangeli tornerà su questa immagine per descrivere da un lato l’amore paziente di Dio per l’umanità e dall’altro l’incomprensione e persino la risposta violenta degli uomini, infastiditi da tanto amore e dominati dalla sete di possesso (Mc 12,1-12). Quanta predilezione in questa immagine che ben descrive il valore che noi rappresentiamo per Dio! Sì, il Signore si è preso cura di Israele e di ciascuno di noi, suo popolo radunato da Gesù. La vigna era il simbolo della prosperità e della fecondità della terra, ma anche della chiamata di Israele. Il linguaggio del profeta suona duro e difficile in questa pagina: egli accusa il suo popolo di avere stravolto la chiamata del Signore. Il peccato è tanto grande da dubitare della possibilità di conversione di Israele. L’accusa è chiara e ripetuta: Israele ha seguito i Baal, le divinità dei popoli di Canaan. Lo ha fatto e non si è vergognato. Non è tornato sui suoi passi, ha voltato le spalle a Dio e non ha badato alla sua parola. Questa scelta, più volte ripetuta, ha prodotto solo violenza e sventura, senza procurare alcun vantaggio. Risuonano in questo testo le parole dei sapienti di Israele sulla totale vanità dell’idolatria (Sap 13; Sal 115). Tuttavia, anche lontani da Dio, è possibile rivolgersi a lui e invocarlo: “Alzati, salvaci”. Come il figlio, che si allontanò dalla casa del padre per l’orgoglio di voler badare a se stesso, riconobbe il suo bisogno e tornò da lui (Lc 15,11-32), così chiunque si è allontanato da Dio, non importa come e quanto, può ritornare a lui e ricevere il perdono e la salvezza. Dio ascolta sempre la preghiera di chi ritorna a lui. Anzi egli stesso ci esorta a tornare, interrogandoci sulle nostre scelte come interrogò il suo popolo: “Voi di questa generazione fate attenzione alla parola del Signore! Sono forse divenuto un deserto per Israele o una terra dov’è sempre notte? Perché il mio popolo dice: ‘Siamo liberi, non verremo più a te’?”. Non esiste libertà vera senza il Signore, senza la sua parola che ci fa vivere.