PAROLA DI DIO OGNI GIORNO

Memoria della Madre del Signore
Parola di Dio ogni giorno
Libretto DEL GIORNO
Memoria della Madre del Signore
martedì 19 agosto


Lettura della Parola di Dio

Alleluia, alleluia, alleluia !

Lo Spirito del Signore è su di te,
chi nascerà da te sarà santo.

Alleluia, alleluia, alleluia !

Dal vangelo di Matteo 19,23-30

Gesù allora disse ai suoi discepoli: "In verità io vi dico: difficilmente un ricco entrerà nel regno dei cieli. Ve lo ripeto: è più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio". A queste parole i discepoli rimasero molto stupiti e dicevano: "Allora, chi può essere salvato?". Gesù li guardò e disse: "Questo è impossibile agli uomini, ma a Dio tutto è possibile".
Allora Pietro gli rispose: "Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito; che cosa dunque ne avremo?". E Gesù disse loro: "In verità io vi dico: voi che mi avete seguito, quando il Figlio dell'uomo sarà seduto sul trono della sua gloria, alla rigenerazione del mondo, siederete anche voi su dodici troni a giudicare le dodici tribù d'Israele. Chiunque avrà lasciato case, o fratelli, o sorelle, o padre, o madre, o figli, o campi per il mio nome, riceverà cento volte tanto e avrà in eredità la vita eterna. Molti dei primi saranno ultimi e molti degli ultimi saranno primi.


 

Alleluia, alleluia, alleluia !

Ecco, Signore, i tuoi servi:
avvenga a noi secondo la Tua Parola.

Alleluia, alleluia, alleluia !

Il giovane ricco se n’è appena andato via, triste. Ha preferito restare con le sue ricchezze che lasciarle e seguire Gesù. I beni gli stanno più a cuore di quel maestro. Gesù subito dopo si rivolge ai discepoli e – con qualche tristezza per non aver convinto quel giovane – rileva che è difficile che un ricco entri nel Regno dei cieli. Gesù non dice che è impossibile. Non afferma in maniera manichea che la ricchezza è un male. È però una condizione che facilità l’avidità, che rende più agevole l’avarizia, che porta a dimenticare più facilmente gli altri, che favorisce l’attaccamento ai beni materiali. Per far comprendere tale difficoltà porta un esempio davvero incredibile: “È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel Regno di Dio”. È una esagerazione che fa pensare. E in effetti i discepoli immediatamente reagiscono: “Allora, chi può essere salvato?”. È un interrogativo che dovrebbe risuonare con maggior forza in un mondo ove il possesso dei beni è una delle mete perseguite con maggiore impegno, con determinazione e a qualsiasi costo. Gesù, del resto, non poteva attutire il pericolo delle ricchezze di fronte alla vita cristiana, direi semplicemente umana. Gesù ha più volte avvertito i discepoli che non si può servire Dio e “mammona”, ossia il denaro (Mt 6,24). E purtroppo nella società odierna il denaro, la ricchezza, i beni sono diventati idoli che pretendono completa dedizione. E sui loro altari facilmente si sacrifica anche la vita. Sembra impossibile che un ricco possa salvarsi. Ma Gesù immediatamente ribatte: “Questo è impossibile agli uomini, ma a Dio tutto è possibile”. La fede sposta il cuore dell’uomo dal possesso delle cose all’abbandono in Dio. Pietro inizia a capire e chiede a Gesù cosa ricevono coloro che abbandonano tutto e si affidano a Dio. E Gesù offre una straordinaria risposta che mostra la generosità di Dio verso chi si affida a lui. Riceverà ora il centuplo di ciò che ha lasciato. È a dire che sarà circondato da fratelli e sorelle e la loro fraternità lo coprirà di amore. È il senso della vita comune che viene donata ai discepoli di Gesù. E, dopo la morte, la vita eterna. È l’opposto di quel che normalmente si crede: il Vangelo non toglie nulla, anzi arricchisce la vita sia in questa terra che dopo.