PAROLA DI DIO OGNI GIORNO

Preghiera per la pace
Parola di Dio ogni giorno
Libretto DEL GIORNO
Preghiera per la pace
lunedì 15 giugno


Lettura della Parola di Dio

Alleluia, alleluia, alleluia !

Questo è il Vangelo dei poveri,
la liberazione dei prigionieri,
la vista dei ciechi,
la libertà degli oppressi.

Alleluia, alleluia, alleluia !

Dalla seconda lettera di Paolo ai Corinzi 6,1-10

Poiché siamo suoi collaboratori, vi esortiamo a non accogliere invano la grazia di Dio. Egli dice infatti:
Al momento favorevole ti ho esaudito
e nel giorno della salvezza ti ho soccorso.
Ecco ora il momento favorevole, ecco ora il giorno della salvezza!
Da parte nostra non diamo motivo di scandalo a nessuno, perché non venga criticato il nostro ministero; ma in ogni cosa ci presentiamo come ministri di Dio con molta fermezza: nelle tribolazioni, nelle necessità, nelle angosce, nelle percosse, nelle prigioni, nei tumulti, nelle fatiche, nelle veglie, nei digiuni; con purezza, con sapienza, con magnanimità, con benevolenza, con spirito di santità, con amore sincero, con parola di verità, con potenza di Dio; con le armi della giustizia a destra e a sinistra; nella gloria e nel disonore, nella cattiva e nella buona fama; come impostori, eppure siamo veritieri; come sconosciuti, eppure notissimi; come moribondi, e invece viviamo; come puniti, ma non uccisi; come afflitti, ma sempre lieti; come poveri, ma capaci di arricchire molti; come gente che non ha nulla e invece possediamo tutto!

 

Alleluia, alleluia, alleluia !

Il Figlio dell'uomo
è venuto a servire,
chi vuole essere grande
si faccia servo di tutti.

Alleluia, alleluia, alleluia !

Paolo torna a parlare del suo ministero apostolico. Non è preoccupato per sé e per la sua fama. Quel che gli sta a cuore è che venga accolto dai Corinzi come inviato dal Signore. E aggiunge: "Vi esortiamo a non accogliere invano la grazia di Dio" (v. 1). E non c'è da attardarsi. Il momento favorevole è questo. Per di più, l'apostolo ha affrontato innumerevoli difficoltà per non mancare al suo ministero apostolico. E le enumera: battiture, prigionia, tumulti, fatiche, veglie, digiuni…. Nessuna di esse lo ha allontanato dalla missione di predicare il Vangelo. Al contrario, rivestito di sentimenti di purezza, di sapienza, di pazienza, di benevolenza, di santità, di amore sincero, non ha cessato di predicare il Vangelo e di servire le comunità. La Parola che il Signore gli aveva affidato è stata la sua forza, il suo sostegno. Potremmo dire che i discepoli di Gesù, poveri di beni esteriori, hanno una ricchezza interiore che mentre la comunicano li sostiene, anzi li irrobustisce e allarga il cuore. Paolo lo scrive ai Corinzi: "La nostra bocca si è aperta a voi…; il nostro cuore si è dilatato" (v. 11). Ma alla larghezza del cuore dell'apostolo fa riscontro la grettezza dei Corinzi: "Voi non avete poco spazio in noi, avete invece poco spazio nei vostri cuori" (v. 12). La ristrettezza del cuore dei Corinzi amareggia l'apostolo perché gli impedisce di porgere loro il cibo buono della predicazione evangelica. E, con amore di padre ("parlo come a figli"), dice loro: "Dilatatevi anche voi", ossia "allargate il vostro cuore". È la condizione per accogliere il Vangelo. In caso contrario si cade sotto il "giogo estraneo degli infedeli" (v. 14), ossia con la mentalità egocentrica del mondo. Non è possibile alcun compromesso tra "Cristo e Beliar", ossia tra Cristo e Satana. Il giogo di quest'ultimo è un peso che schiaccia, mentre il giogo del Vangelo è "soave" (Mt 11,30). E chi lo accoglie diviene "tempio di Dio", ossia testimone dell'amore e della misericordia del Signore. Se apriamo il cuore al Vangelo, saremo liberi dal giogo di Satana, ed anche il mondo si aprirà all'amore.