PAROLA DI DIO OGNI GIORNO

Vigilia del giorno del Signore
Parola di Dio ogni giorno
Libretto DEL GIORNO
Vigilia del giorno del Signore
sabato 1 agosto


Lettura della Parola di Dio

Alleluia, alleluia, alleluia !

Chiunque vive crede in me
non morrà in eterno.

Alleluia, alleluia, alleluia !

Dal libro del Levitico 25,1.8-17

Il Signore parlò a Mosè sul monte Sinai e disse: Conterai sette settimane di anni, cioè sette volte sette anni; queste sette settimane di anni faranno un periodo di quarantanove anni. Al decimo giorno del settimo mese, farai echeggiare il suono del corno; nel giorno dell'espiazione farete echeggiare il corno per tutta la terra. Dichiarerete santo il cinquantesimo anno e proclamerete la liberazione nella terra per tutti i suoi abitanti. Sarà per voi un giubileo; ognuno di voi tornerà nella sua proprietà e nella sua famiglia. Il cinquantesimo anno sarà per voi un giubileo; non farete né semina né mietitura di quanto i campi produrranno da sé, né farete la vendemmia delle vigne non potate. Poiché è un giubileo: esso sarà per voi santo; potrete però mangiare il prodotto che daranno i campi.
In quest'anno del giubileo ciascuno tornerà nella sua proprietà. Quando vendete qualcosa al vostro prossimo o quando acquistate qualcosa dal vostro prossimo, nessuno faccia torto al fratello. Regolerai l'acquisto che farai dal tuo prossimo in base al numero degli anni trascorsi dopo l'ultimo giubileo: egli venderà a te in base agli anni di raccolto. Quanti più anni resteranno, tanto più aumenterai il prezzo; quanto minore sarà il tempo, tanto più ribasserai il prezzo, perché egli ti vende la somma dei raccolti. Nessuno di voi opprima il suo prossimo; temi il tuo Dio, poiché io sono il Signore, vostro Dio.

 

Alleluia, alleluia, alleluia !

Se tu credi, vedrai la gloria di Dio,
dice il Signore.

Alleluia, alleluia, alleluia !

Il brano del libro del Levitico riporta l'istituzione del "giubileo": ogni cinquanta anni si doveva dare riposo alla terra – "non farete né semina, né mietitura né vendemmia" – e doveva essere ridistribuita ai proprietari la porzione di terra che gli apparteneva. Il suono di un corno (è il significato del termine giubileo) dava inizio a questo straordinario anno durante il quale si doveva dare riposo alla terra, mostrando così che l'uomo non è il padrone assoluto e quindi non autorizzato a sfruttarla senza limiti, e nello stesso si dovevano azzerare tutte le ingiustizie e le prevaricazioni che nel frattempo i più forti avevano perpetrato sui più deboli ristabilendo così la fondamentale uguaglianza, la radicale fraternità tra tutti. Un tale anno si celebrava per ricordare la liberazione dalla schiavitù dell'Egitto e l'ingresso nella terra promessa. Il Signore, infatti, al momento dell'ingresso nella terra che donava al suo popolo, diede a ogni famiglia una porzione di terra da abitare e da coltivare. Nessuno tuttavia poteva vantarne la proprietà assoluta. La terra era un dono di Dio non una conquista del popolo e tanto meno di qualche singolo gruppo o individuo. In ogni cinquantesimo anno, attraverso le indicazioni stabilite in questa pagina del Levitico, i credenti di Israele dovevano riscoprire il primato di Dio e la fraternità tra tutti loro. La terra, i suoi frutti e la sua distribuzione appartenevano al Signore. Lui l'aveva creata e distribuita secondo giustizia. Si trattava di ristabilire la giustizia e ripristinare la radicale fraternità tra tutti. Non sappiamo bene quanto e fin dove tali disposizioni siano state messo in pratica dal popolo di Israele, ma certo erano un aiuto per ricordare la sovranità del Signore su tutto e su tutti. Potremmo dire che hanno trovato il loro compimento con l'avvento di Gesù: nella sua prima predica a Nazareth Gesù, dopo aver letto la pagina di Isaia ove si annuncia la liberazione dei prigionieri, la guarigione dei malati e l'indizione di un anno di grazia, disse: "Oggi, si è adempiuta questa scrittura che voi avete udito con i vostri orecchi" (Lc 4,21). Con Gesù iniziava un tempo nuovo, l'"anno di grazia del Signore", ossia il tempo della liberazione dal peccato e dalla morte e l'instaurazione del Regno dei cieli. Si compiva così quel che nella liberazione dalla schiavitù dell'Egitto era stato significato. Le parole del Levitico ci fanno riflettere sulla responsabilità anche nostra nel ristabilire l'equità e la giustizia nei nostri giorni.