PAROLA DI DIO OGNI GIORNO

Vigilia del giorno del Signore
Parola di Dio ogni giorno
Libretto DEL GIORNO
Vigilia del giorno del Signore
sabato 16 aprile


Lettura della Parola di Dio

Alleluia, alleluia, alleluia !

Chiunque vive crede in me
non morrà in eterno.

Alleluia, alleluia, alleluia !

Dal libro degli Atti 9,31-42

La Chiesa era dunque in pace per tutta la Giudea, la Galilea e la Samaria: si consolidava e camminava nel timore del Signore e, con il conforto dello Spirito Santo, cresceva di numero.
E avvenne che Pietro, mentre andava a far visita a tutti, si recò anche dai fedeli che abitavano a Lidda. Qui trovò un uomo di nome Enea, che da otto anni giaceva su una barella perché era paralitico. Pietro gli disse: "Enea, Gesù Cristo ti guarisce; àlzati e rifatti il letto". E subito si alzò. Lo videro tutti gli abitanti di Lidda e del Saron e si convertirono al Signore.
A Giaffa c'era una discepola chiamata Tabità - nome che significa Gazzella - la quale abbondava in opere buone e faceva molte elemosine. Proprio in quei giorni ella si ammalò e morì. La lavarono e la posero in una stanza al piano superiore. E, poiché Lidda era vicina a Giaffa, i discepoli, udito che Pietro si trovava là, gli mandarono due uomini a invitarlo: "Non indugiare, vieni da noi!". Pietro allora si alzò e andò con loro. Appena arrivato, lo condussero al piano superiore e gli si fecero incontro tutte le vedove in pianto, che gli mostravano le tuniche e i mantelli che Gazzella confezionava quando era fra loro. Pietro fece uscire tutti e si inginocchiò a pregare; poi, rivolto al corpo, disse: "Tabità, àlzati!". Ed ella aprì gli occhi, vide Pietro e si mise a sedere. Egli le diede la mano e la fece alzare, poi chiamò i fedeli e le vedove e la presentò loro viva.
La cosa fu risaputa in tutta Giaffa, e molti credettero nel Signore.

 

Alleluia, alleluia, alleluia !

Se tu credi, vedrai la gloria di Dio,
dice il Signore.

Alleluia, alleluia, alleluia !

L'autore degli Atti, dopo aver parlato a lungo di Paolo e aver notato che la comunità cristiana cresceva in un clima di pace, fa tornare in scena Pietro che continua fedelmente, alla lettera potremmo dire, l'opera di Gesù. Si tratta di storie che mostrano come cresceva la comunità cristiana. Esse sono però emblematiche di quella conversione missionaria che oggi papa Francesco chiede con insistenza a tutte le comunità cristiane. Luca nota che Pietro sta in viaggio: "Mentre andava a far visita a tutti, si recò anche dai fedeli che abitavano a Lidda". Insomma, Pietro è in uscita, è sulla strada, come ripete oggi papa Francesco. Se non ci si pone sulla strada, se non si esce dai propri recinti abituali, se non c'è missione, non solo non potremo gustare la gioia di quella crescita anche numerica di cui Luca parla nei primi versetti che abbiamo ascoltato, ma rischiamo di isterilirci e morire. È una riflessione che le comunità cristiane oggi debbono fare con urgenza. La prima vicenda che Luca narra riguarda la guarigione di un paralitico, di nome Enea, che si trova a Lidda. La seconda, invece, accade in un'altra città, a Giaffa, dove Pietro va a trovare una donna, Tabità, che era morta. In ambedue le situazioni, Pietro riprende gli stessi gesti di Gesù: esorta Enea ad alzarsi dal giaciglio, quindi prende per mano Tabità, dopo essersi inginocchiato a pregare, e la restituisce viva agli amici e alle amiche. Ad ambedue, ad Enea e a Tabità, Pietro dice: "alzati!". Nel testo si usa lo stesso verbo greco impiegato per descrivere la resurrezione di Gesù. Pietro non compie gesti prodigiosi o spettacolari. Sta con pazienza accanto a chi è debole e gli ridona la dignità di essere amato e considerato. Ogni comunità cristiana, come Pietro, deve passare per le strade del mondo e aiutare coloro che sono costretti alla schiavitù della solitudine e della tristezza a riprendere vigore e dignità, e coloro che sono privati della vita ad alzarsi e a gioire perché l'hanno nuovamente ritrovata.