PAROLA DI DIO OGNI GIORNO

Memoria dei Santi e dei Profeti
Parola di Dio ogni giorno
Libretto DEL GIORNO
Memoria dei Santi e dei Profeti
mercoledì 18 maggio


Lettura della Parola di Dio

Alleluia, alleluia, alleluia !

Voi siete una stirpe eletta,
un sacerdozio regale, nazione santa,
popolo acquistato da Dio
per proclamare le sue meraviglie.

Alleluia, alleluia, alleluia !

Dalla lettera di Giacomo 4,13-17

E ora a voi, che dite: "Oggi o domani andremo nella tal città e vi passeremo un anno e faremo affari e guadagni", mentre non sapete quale sarà domani la vostra vita! Siete come vapore che appare per un istante e poi scompare. Dovreste dire invece: "Se il Signore vorrà, vivremo e faremo questo o quello". Ora invece vi vantate nella vostra arroganza; ogni vanto di questo genere è iniquo. Chi dunque sa fare il bene e non lo fa, commette peccato.


 

Alleluia, alleluia, alleluia !

Voi sarete santi
perché io sono santo, dice il Signore.

Alleluia, alleluia, alleluia !

La sicurezza presuntuosa del discepolo è una grande stoltezza, perché non tiene conto della fragilità e della impotenza di cui siamo impastati. La frase che Giacomo riporta era probabilmente il calcolo dei ricchi, così come la nostra generazione ha paura di fermarsi e di comprendere la propria fragilità e debolezza. Come lo stolto della parabola evangelica, essi cercavano il proprio interesse, facevano dipendere da questo la loro felicità e pensavano di poter disporre della loro vita e dei loro beni a piacimento. La vita è un dono che è tutto racchiuso nelle mani di Dio ed ha senso non degli affanni ma proprio nel perdersi volendo bene. Solo Dio, suggerisce Giacomo, può dare sicurezza e solo a Lui conviene affidare la propria vita. Non solo l'uomo non può disporre del suo futuro ma non sa nemmeno che cosa riservi a lui la vita. L'ostentata sicurezza o la sciocca superficialità mostrano oltretutto la nostra stupidità e l'accecamento dei nostri occhi. Cos'è l'uomo? Si chiede Giacomo. La risposta è severa: "Voi siete fumo che per poco apparisce e poi si dilegua". Non si riferisce solo alla vanità della vita ma alla pochezza dell'uomo come tale e lo ricorda soprattutto a coloro che non riflettono con serietà sulla propria esistenza. Giacomo invita a tornare a Dio e ad affidarsi a Lui che solo può dare sicurezza. L'adesione al Signore libera dagli affanni e dall'irrequieto indaffararsi. Tornano in mente le parole evangeliche sull'abbandono al Signore che provvede ad ogni cosa, grande o piccola che sia, come Gesù dice nel discorso della montagna (cfr Mt 6,25-34). Giacomo mette quindi in guardia i credenti dalla presunzione e dall'orgoglio come anche Paolo fa con i Corinzi presuntuosi: "Che cosa hai tu che non l'abbia ricevuto? E se appunto l'hai ricevuto perché te ne vanti come se l'avessi ricevuto?" (1 Cor 4,7). Il credente si affida in tutto a Dio e nelle Sue mani depone il suo presente e il suo futuro.