PAROLA DI DIO OGNI GIORNO

Memoria della Chiesa
Parola di Dio ogni giorno
Libretto DEL GIORNO
Memoria della Chiesa
giovedì 19 maggio


Lettura della Parola di Dio

Alleluia, alleluia, alleluia !

Io sono il buon pastore,
le mie pecore ascoltano la mia voce
e diventeranno
un solo gregge e un solo ovile.

Alleluia, alleluia, alleluia !

Dalla lettera di Giacomo 5,1-6

E ora a voi, ricchi: piangete e gridate per le sciagure che cadranno su di voi! Le vostre ricchezze sono marce, i vostri vestiti sono mangiati dalle tarme. Il vostro oro e il vostro argento sono consumati dalla ruggine, la loro ruggine si alzerà ad accusarvi e divorerà le vostre carni come un fuoco. Avete accumulato tesori per gli ultimi giorni! Ecco, il salario dei lavoratori che hanno mietuto sulle vostre terre, e che voi non avete pagato, grida, e le proteste dei mietitori sono giunte agli orecchi del Signore onnipotente. Sulla terra avete vissuto in mezzo a piaceri e delizie, e vi siete ingrassati per il giorno della strage. Avete condannato e ucciso il giusto ed egli non vi ha opposto resistenza.

 

Alleluia, alleluia, alleluia !

Vi do un comandamento nuovo:
che vi amiate l'un l'altro.

Alleluia, alleluia, alleluia !

Giacomo sembra riprendere i "guai" che Gesù rivolge contro i ricchi e coloro che vivono in maniera dissoluta: le ricchezze non solo vengono consumate dalla ruggine della vita e distrutte dal fuoco della morte, ma neppure riescono a dare la felicità a chi le possiede. Del resto, è frequente leggere nei Vangeli che la felicità non dipende dai beni che si possiedono ma dall'amore che si ha per il Signore e per i fratelli. E Giacomo avverte chi dimenticasse l'urgenza della conversione del cuore che "gli ultimi giorni" sono iniziati già dal momento della risurrezione di Gesù. Il giudizio di Dio è pertanto già presente e riguarda ogni cristiano, anzi ogni uomo, sin da ora. La ricchezza viene legata chiaramente all'ingiustizia, allo sfruttamento. L'apostolo invita, in maniera forte e diretta, ad accumulare tesori nel cielo, quelli che sono legati agli altri e liberi dalla logica del possesso. Il criterio usato da Dio capovolge però ogni misura mondana, come si legge nel Magnificat quando Maria canta: "Ha rovesciato i potenti dai troni e ha innalzato gli umili; ha ricolmato di beni gli affamati e ha rimandato i ricchi a mani vuote". L'invito di Giacomo a "piangere" e a "gemere" è una esortazione perché ci convertiamo a Dio e conduciamo una vita più giusta e più generosa. Queste parole si rivolgono a tutti: Giacomo ha presenti davanti ai suoi occhi le ingiustizie e le violenze che si abbattono sui poveri e reagisce con estrema durezza affermando che ogni ingiustizia sarà punita dal Signore che ascolta il grido dei poveri e degli oppressi. Egli scenderà a difenderli e condannerà i ricchi e gli oppressori, afferma l'intera Scrittura. Tutti, e particolarmente i discepoli di Gesù, sono chiamati ad aiutare coloro che maggiormente soffrono per le ingiustizie della vita; l'indifferenza significa complicità con gli ingiusti e i violenti.