PAROLA DI DIO OGNI GIORNO

Memoria dei Santi e dei Profeti
Parola di Dio ogni giorno
Libretto DEL GIORNO
Memoria dei Santi e dei Profeti
martedì 21 agosto


Lettura della Parola di Dio

Alleluia, alleluia, alleluia !

Voi siete una stirpe eletta,
un sacerdozio regale, nazione santa,
popolo acquistato da Dio
per proclamare le sue meraviglie.

Alleluia, alleluia, alleluia !

Dal vangelo di Matteo 19,23-30

Gesù allora disse ai suoi discepoli: "In verità io vi dico: difficilmente un ricco entrerà nel regno dei cieli. Ve lo ripeto: è più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio". A queste parole i discepoli rimasero molto stupiti e dicevano: "Allora, chi può essere salvato?". Gesù li guardò e disse: "Questo è impossibile agli uomini, ma a Dio tutto è possibile".
Allora Pietro gli rispose: "Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito; che cosa dunque ne avremo?". E Gesù disse loro: "In verità io vi dico: voi che mi avete seguito, quando il Figlio dell'uomo sarà seduto sul trono della sua gloria, alla rigenerazione del mondo, siederete anche voi su dodici troni a giudicare le dodici tribù d'Israele. Chiunque avrà lasciato case, o fratelli, o sorelle, o padre, o madre, o figli, o campi per il mio nome, riceverà cento volte tanto e avrà in eredità la vita eterna. Molti dei primi saranno ultimi e molti degli ultimi saranno primi.


 

Alleluia, alleluia, alleluia !

Voi sarete santi
perché io sono santo, dice il Signore.

Alleluia, alleluia, alleluia !

Il giovane ricco se n'è appena andato via, triste. Ha preferito restare con le sue ricchezze che lasciarle e seguire Gesù. I beni gli stanno più a cuore di quel maestro. Gesù subito dopo si rivolge ai discepoli e - con qualche tristezza per non aver convinto quel giovane - rileva che è difficile che un ricco entri nel regno dei cieli. Gesù non dice che è impossibile. Non afferma in maniera manichea che la ricchezza è un male. È però una condizione che facilita l'avidità, che rende più agevole l'avarizia, che porta a dimenticare più facilmente gli altri, che favorisce l'attaccamento ai beni materiali. Per far comprendere tale difficoltà porta un esempio davvero incredibile: «È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio». È una esagerazione che fa pensare. E in effetti i discepoli immediatamente reagiscono: «Allora, chi può essere salvato?». È un interrogativo che dovrebbe risuonare con maggior forza in un mondo ove il possesso dei beni è una delle mete perseguite con maggiore impegno, con determinazione e a qualsiasi costo. Gesù ha più volte avvertito i discepoli che non si può servire Dio e mammona, ossia il denaro (Mt 6,24). E purtroppo nella società odierna il denaro, la ricchezza, i beni sono diventati idoli che pretendono completa dedizione. E sui loro altari facilmente si sacrifica anche la vita. Sembra impossibile che un ricco possa salvarsi. Ma Gesù immediatamente ribatte: «Questo è impossibile agli uomini, ma a Dio tutto è possibile». La fede, l'abbandono a Dio sposta il cuore dell'uomo dal possesso delle cose all'abbandono in Dio. Pietro inizia a capire e chiede a Gesù cosa ricevono coloro che abbandonano tutto e si affidano a Dio. E Gesù offre una straordinaria risposta che mostra la generosità di Dio verso chi si affida a Lui. Riceverà ora il centuplo di ciò che ha lasciato. Significa che sarà circondato da fratelli e sorelle e la loro fraternità lo coprirà di amore. E, dopo la morte, la vita eterna. È l'opposto di quel che normalmente si crede: il Vangelo non toglie nulla, anzi arricchisce la vita sia in questa terra che dopo.