Una chiesa diventa casa per i più poveri: san Calisto aperta da Sant'Egidio per l'emergenza freddo

Il comunicato Stampa dell'Elemosineria Vaticana

La Comunità di Sant’Egidio, a motivo dell’emergenza freddo di questi giorni, da sabato 7 gennaio scorso ha aperto la chiesa di San Calisto in Trastevere per dare riparo notturno alle persone di strada che non hanno altro rifugio, sino a quando permarranno le basse temperature.

La chiesa e i locali sono in zona extraterritoriale, proprietà della Santa Sede. La chiesa è un luogo di culto antico, edificato intorno al pozzo dove fu martirizzato Papa Calisto I, nel 222. L’attuale edificio è del XVII secolo. È una Rettoria connessa alla Parrocchia di Santa Maria in Trastevere e affidata alla Comunità di Sant’Egidio, che vi svolge attività di culto e di catechesi, particolarmente per gli anziani e le persone con disabilità.

Sono circa trenta le persone, fra italiani e stranieri che normalmente vivono per strada, attualmente ospitati per la notte nella chiesa e nei locali attigui, opportunamente riscaldati e provvisti di letti e coperte e servizi igienici. Gli ospiti possono cenare dalle ore 19 in poi, presso la vicina mensa di Via Dandolo, e quindi accedere alla chiesa di San Calisto tra le 20 alle 22. La mattina lasciano l’edificio intorno alle ore 8.

L’accoglienza è garantita dai volontari della Comunità di Sant’Egidio che sono presenti durante tutto l’orario di apertura e, a turno, anche la notte. Ogni ospite viene preso in carico dai volontari e accompagnato nella ricerca di soluzioni alle sue necessità materiali e di salute. Nei giorni successivi alla prima accoglienza si cercano, laddove è possibile, situazioni di accoglienza più stabili.

SALA STAMPA DELLA SANTA SEDE