Londra: dagli artisti disabili una proposta di arte per connettere mondi diversi

Giovedì 19 gennaio, si è svolto a Londra presso l'Istituto Italiano di Cultura, in una sala gremita, il talk "Art as a tool: the art of Exchanging Worlds". L'evento è stato organizzato a margine della mostra "I/O Io è un'altro" che in questi giorni è esposta nelle sale dell'Istituto, e che in precedenza è stata esposta al Maxxi e alla Biennale di Venezia. Attraverso interventi multidisciplinari, questo seminario ha voluto esplorare i temi della mostra e del progetto: la questione del confine tra normalità e diversità, il ruolo dell'arte nella esplorazione del mondo degli esclusi, le opportunità di cambiamento e superare pregiudizi.

Il direttore dell'Istituto, Marco Delogu, accogliendo i partecipanti, ha spiegato come l'incontro si inserisce in un percorso di collaborazione che l'Istituto sta portando avanti con Sant'Egidio e che ha avuto uno dei suoi momenti più belli proprio lo scorso Natale con la cena offerta ai poveri della città seguiti dalla Comunità.

Nel corso del dibattito, Mario Marazziti,  Presidente Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati, e l’artista Cesar Meneghetti hanno spiegato come attraverso il percorso fatto con "I/O Io è un'altro",  un progetto di arte relazionale,  le persone con disabilità coinvolte nei Laboratori d'Arte della Comunità di Sant'Egidio, hanno potuto esprimere le loro doti migliori e le potenzialità nascoste. Coloro che spesso vengono considerati marginali, hanno invece molto da dire e una visione profonda della vita. Maria Carosio ha ripercorso il lavoro fatto nei Laboratori d'Arte lungo questi anni.

Stephen Cox, membro della Royal Academy of Arts, ha raccontato di essere rimasto impressionato dal messaggio espresso nel lavoro di Meneghetti.

Durante la conferenza è stata proiettata l'opera videocabina #3: le parole e i sentimenti espressi dai protagonisti hanno suscitato grande interesse e commozione nel pubblico intervenuto.